Dopo l’introduzione nelle scuole secondarie nel 2024, l’insegnamento delle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione nell’educazione (Icte) sarà esteso alle scuole dell’infanzia e alle elementari a partire dal prossimo anno. L’annuncio è stato dato ieri dalla ministra dell’Istruzione nazionale e dell’alfabetizzazione, Mariatou Koné, durante una sessione di lavoro presso il Lycée Technique d’Abidjan con il vicepresidente della Banca mondiale per l’Africa occidentale e centrale, riporta Fraternité Matin.
Questa riforma, basata sulle raccomandazioni dell’Assemblea generale sull’istruzione nazionale e l’alfabetizzazione (Egena), beneficerà del sostegno finanziario e tecnico della Banca mondiale. Mira a introdurre i bambini agli strumenti digitali fin dai primi anni di apprendimento, gettando così le basi per la cittadinanza digitale e preparando i giovani alle carriere di domani.
L’incontro ha anche offerto l’opportunità di presentare l’iniziativa Cira, un ambizioso programma che riunisce i progetti educativi dei diversi ministeri coinvolti, con l’obiettivo di formare 1,1 milioni di giovani. Mariatou Koné ha sottolineato l’importanza di tale sinergia per massimizzare l’impatto delle iniziative educative e rafforzare l’occupabilità dei giovani ivoriani.
Il vicepresidente della Banca mondiale, Ousmane Diagana, ha elogiato la leadership del governo ivoriano e i significativi progressi compiuti nel settore dell’istruzione. Ha ribadito l’impegno della Banca mondiale per lo sviluppo umano, affermando che ingenti risorse vengono mobilitate per rafforzare il capitale umano in Costa d’Avorio.