Costa d’Avorio: ad ottobre il processo per l’attentato del 2016 a Grand Bassam

di claudia
soldati ivoriani

È stata posticipata al prossimo ottobre l’udienza fissata per il 6 luglio relativa all’attacco terroristico del 13 marzo 2016 nella località costiera di Grand-Bassam, in Costa d’Avorio. Lo si apprende da un comunicato del pubblico ministero di Abidjan-Plateau, Richard Christophe Adou, che attribuisce questo cambio data al numero elevato di vittime e di rappresentanti di vittime residenti fuori dal territorio della Repubblica, che desiderano diventare parti civili al fine di difendere i propri interessi.

Gli imputati devono essere processati dal tribunale penale di Abidjan. Si tratta di quattro persone: l’autista che ha trasportato le armi, un uomo che ha perlustrato la scena e altre due che hanno ospitato il commando terroristico. I tre autori materiali dell’attacco sono stati abbattuti sul posto, dopo aver ucciso ben 19 persone e averne ferito altre 33.

Altri sette sospettati sono richiesti dalla giustizia ivoriana, tra cui colui che sarebbe stato il mandante dell’attacco, Mimi Ould Baba, in prigione in Mali e perseguito anche dalla giustizia americana; Fawaz Ould Check, alias “Ibrahim 10”, condannato in Mali; e uno degli uomini che avrebbero orchestrato l’attacco, il maliano Kounta Dallah, ancora latitante da qualche parte nel Sahara.

Sono circa le 12:30 di domenica 13 marzo nella cittadina affacciata sulle lagune del Golfo, patrimonio dell’Unesco dal 2012 in virtù della sua architettura coloniale, dove  ivoriani e stranieri si godono una giornata di riposo tra spiagge e resort. Un commando di uomini armati di kalashnikov sbarca sulla spiaggia, adottando così il metodo degli assalitori di Sousse, in Tunisia, il 26 giugno del 2015, ricordavano analisti dell’Ispi a ridosso dell’attacco. Iniziano gli spari, a bruciapelo, inframmezzati dagli “Allahu akbar” (“Dio è il più grande”, in arabo) fatti declamare dagli attentatori ad alcune vittime selezionate. A qualcuno viene risparmiata la vita, come racconteranno in seguito i graziati; ad altri no. I testimoni parlano di 2-4 attentatori armati fino ai denti, indisturbati sulla spiaggia dell’Etoile du Sud e poi di altri due hotel limitrofi per almeno due ore. Il ministero dell’Interno, invece, sostiene che già alle 13:15 le forze speciali erano operative sul lungomare. Nello scontro con gli agenti, tre jihadisti sono rimasti uccisi: Abu Adam al-Ansari, Hamza al-Fulani e Abd ar-Rahman al-Fulani.

Tra le 19 vittime uccise figurano quattro francesi, una macedone, una tedesca, alcuni cittadini del Burkina Faso, un libanese e tre membri delle forze dell’ordine.

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