Ciad, un anniversario dell’indipendenza circondato da sfide

di claudia

Il Ciad celebra oggi il 63° anniversario dell’indipendenza dalla Francia. La ricorrenza è stata l’occasione per il presidente della transizione, il generale Mahamat Deby, di rivolgersi alla nazione con un discorso improntato sulle complesse sfide che il Paese deve affrontare, chiedendo unità e solidarietà per superare queste difficoltà.

Deby – figlio del suo predecessore Isridd Deby Itno rimasto al potere ben 30 anni – ha parlato delle minacce che incombono sui confini del Paese e ha ricordato la “storica determinazione del popolo ciadiano a difendersi con coraggio”. Nonostante queste sfide, Mahamat Idriss Deby ha espresso fiducia nella capacità della nazione di superarle insieme. Ha insistito sul ruolo di ogni cittadino in questa impresa collettiva.

Il presidente ha anche messo in guardia contro la divisione e il rifiuto dell’altro, sottolineando l’importanza della sacra unione di tutti i ciadiani. Mahamat Idriss Deby ha chiarito che l’appello all’unione non significa necessariamente accordo totale su tutte le questioni, ma piuttosto la necessità di imparare a dialogare, ad ascoltare e a trovare compromessi nell’interesse del Paese.

Sul piano internazionale, il presidente ha sottolineato la responsabilità del Ciad nel promuovere la pace, la cooperazione e la giustizia tra le nazioni. Ha chiesto di svolgere un ruolo importante nella promozione di questi valori per il benessere di tutti.

Il Ciad sta subendo nella parte orientale le conseguenze del conflitto sudanese, e ora teme ulteriore instabilità sul fronte occidentale con il golpe in Niger. Internamente, il regime di Deby figlio rimane contestato da una parte dell’opposizione e della società civile

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