Ciad: sciopero magistrati, da due settimane giustizia è ferma

di Enrico Casale

Da due settimane la giustizia ciadiana è bloccata per effetto di uno sciopero a tempo indeterminato lanciato da due sindacati dei magistrati che chiedono rispetto e sicurezza per poter tornare al lavoro, dopo essere stati regolarmente attaccati nell’esercizio delle proprie funzioni dagli stessi agenti di sicurezza che dovrebbero garantirne l’incolumità.

Per Gonga Arafi, segretario generale del sindacato dei magistrati del Ciad, questi attacchi sono atti che ledono l’integrità fisica dei magistrati: “A volte non c’è un cordone di sicurezza e se c’è è un agente di sicurezza senza mezzi. Il requisito delle forze di sicurezza nei nostri palazzi è un fondamentale” ha dichiarato a Voices of America Afrique, Arafi.

Per Adoum Boukar, presidente ad interim della Lega per i diritti umani del Ciad, “la giustizia è il baluardo dello Stato di diritto e se la giustizia non esiste, significa che lo Stato di diritto è minato”. Boukar ritiene che lo sciopero dei magistrati sia “legittimo” poiché sono “perseguitati, aggrediti e molestati e quindi non possono lavorare in queste condizioni”.

Tuttavia non vi è ancora stata una reazione ufficiale da parte del governo allo sciopero dei magistrati, nonostante i sindacati si siano appellati più volte alla politica.

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