Ciad: confermato il pre-dialogo di Doha, ma restano i dubbi

di claudia
Mahamat Deby

Il presidente del Consiglio militare di transizione (Cmt) Mahamat Idriss Deby ha annunciato che il pre-dialogo tra le autorità militari, il governo e i gruppi ribelli in Ciad inizierà il prossimo 27 febbraio a Doha, in Qatar, e sarà “inclusivo”. Lo ha affermato ieri sera Deby in un comunicato letto alla tv nazionale del Ciad, una mossa comunicativa volta anche a mettere a tacere le voci sempre più insistenti circa un nuovo rinvio e l’esclusione di alcuni gruppi ribelli.

Nella lista trasmessa da N’Djamena alla tv sono circa 60 i movimenti ribelli invitati a Doha: “Nessuno di coloro che rivendicavano il titolo di leader ribelle è stato escluso” ma il Qatar, che offre il suo ruolo di mediatore al Ciad, ha chiesto di ridurre la lista a una dozzina di movimenti: una richiesta “inaccettabile” rende noto il Cmt. Secondo Rfi tuttavia i molti capi dei gruppi ribelli, che sono sparsi in diversi paesi e in diversi continenti, non hanno ancora ricevuto il passaporto dalle autorità ciadiane, gli inviti e i biglietti aerei per Doha.

Alcuni leader ribelli, come Mahamat Mahdi Ali, il leader Fact responsabile della morte dell’ex-presidente Idriss Deby Itno nell’aprile 2021, si trovano in zone dove gli aerei non sono facilmente reperibili (nello specifico lui si trova nel sud della Libia con i suoi combattenti). E poi c’è il caso del leader ribelle Timan Erdimi, che vive in Qatar da 12 anni e che secondo N’Djamena è protetto da Doha, del quale è trapelato un audio qualche giorno fa in cui esprimeva il suo desiderio di coinvolgere i paramilitari russi della Wagner per far cadere la giunta del Ciad.

Resta quindi apparentemente un’impresa, ancora in corso, quella di portare tutti i leader dei ribelli a Doha entro i prossimi quattro giorni.

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