Che fine ha fatto il presidente algerino?

di Celine Camoin

È trascorso più di un mese da quando il presidente algerino Abdelmajid Tebboune, affetto da covid-19, è stato ricoverato in Germania.  Dopo aver annunciato, il 24 ottobre, che il capo dello Stato era stato a contatto con persone positive al coronavirus, l’ufficio della Presidenza ha comunicato il suo trasferimento all’estero il 28 ottobre per accertamenti clinici e il 3 novembre, ha annunciato all’opinione pubblica che Tebboune era positivo dal virus.

Da allora, vaghi comunicati a singhiozzo e l’assenza totale di immagini del presidente hanno alimentato speculazioni. Tebboune avrebbe già dovuto promulgare la nuova Costituzione dopo il referendum del 1° novembre e avrebbe dovuto varare la Finanziaria 2021, ma nulla è stato fatto.

Tra opacità e incertezze, la sorte del 75enne capo dello Stato crea dibattito. Chi tiene le redini del potere in questo periodo d’assenza prolungata? Ad Algeri, qualcuno inizia a chiedere l’applicazione dell’articolo 102 della Costituzione, relativo al potere vacante alla Presidenza. Lo stesso dibattito aveva circondato per anni il mandato dell’ex presidente Abdelaziz Bouteflika, che un ictus cerebrale ha ridotto in gravi condizioni dal 2013, fino alle dimissioni il 2 aprile 2019.

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