Centrafrica, allarme violenze sessuali nel Paese

di claudia

I tassi di violenza sessuale in Centrafrica (Rca) rimangono allarmanti. Medici senza frontiere (Msf) ha fatto sapere in una nota di aver curato, tra il 2018 e il 2022, più di 19.500 sopravvissuti a violenze sessuali in Rca, quasi il 60% del numero totale di persone che hanno ricevuto cure per violenze sessuali nel Paese in quel periodo.

Il numero di persone trattate da Msf nel 2022 per violenza sessuale è triplicato rispetto a quello trattato dalle sue équipe nel 2018. Queste cifre impressionanti arrivano mentre l’organizzazione medica pubblica un nuovo rapporto sulla violenza sessuale in Rca, esortando il governo e le organizzazioni umanitarie ad agire per affrontare la crisi, anche fornendo un maggiore supporto medico e psicologico ai sopravvissuti.

“La violenza sessuale in Rca è un’emergenza sanitaria tabù e non può essere affrontata solo come un problema legato al conflitto armato”, ha detto Khaled Fekih, direttore nazionale di Msf in Rca. “Nonostante alcuni sviluppi positivi negli ultimi cinque anni, molte sopravvissute alla violenza sessuale non denunciano i loro casi e non cercano cure”.

“Sappiamo che il numero di pazienti visitati è ancora solo la punta dell’iceberg”, ha continuato Fekih. “Sono necessarie azioni più concrete da parte del governo della Rca e di altre organizzazioni umanitarie nazionali e internazionali per cambiare questa situazione”, ha precisato.

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