Allarme test falsi e vaccini contraffatti

di Stefania Ragusa

Il ministro della Sanità senegalese, Abdoulaye Diouf Sarr, ha toccato la questione quasi di striscio pochi giorni fa. “Denunciamo la frode dei test che sta dietro ai casi importati”, ha affermato parlando alla rete nazionale Rts. “Ci sono viaggiatori che atterrano con falsi test rilevati molto rapidamente dai servizi di sicurezza e salute in loco”.
Il problema non riguarda solo tamponi ultrarapidi spacciati per gli affidabili molecolari pcr. C’è proprio un mercato locale di fake-test pronto ad alterare risultati e dati di realtà. In Ghana la conduttrice televisiva Nana Aba Anamoah ha sostenuto apertamente di essere a conoscenza di casi in cui operatori sanitari del Paese hanno preso tangenti per modificare gli esiti dei test del coronavirus. Un tampone positivo può diventare negativo al costo di 500 cedi (70 euro circa). “La voce circolava già da tempo”, ha confermato a InfoAfrica un medico ghanese che preferisce restare anonimo. Addirittura, si parla del coinvolgimento del Nouchi Memorial Institute for Medical Research, prestigioso centro di ricerca universitario. Il direttore dell’istituto, il professor Kwabena Anang, ha annunciato l’apertura di un’inchiesta interna per verificare la veridicità delle accuse di manipolazione dei risultati dei test, mentre un’altra sarà condotta dal servizio di sicurezza nazionale.
In Gabon, dove è richiesto un test negativo per usare i mezzi pubblici da una provincia all’altra, una studentessa ha dichiarato a Afp di aver pagato “10.000 franchi Cfa (circa 15 euro) per un test negativo falso”. I controllori dell’autobus hanno fretta, danno solo sguardi veloci e lei ha risolto i suoi problemi di mobilità. In Mozambico di falsi test si parlava già in ottobre. Nei pressi del più importante valico di frontiera col Sudafrica, a Ressano Garcia (Lebombo sul versante sudafricano), ne sono stati intercettati parecchi. Secondo le autorità di Maputo, erano stati fatti in Sudafrica.
Tra i Paesi africani il Kenya è stato il primo ad adottare lo strumento digitale Trusted Travel per verificare meglio e più velocemente i risultati del test da Covid
Il 9 gennaio 2021, il governo della Repubblica del Kenya ha annunciato il lancio della sua piattaforma Trusted Travel.
“Il ministero ha collaborato con l’Unione Africana e l’Africa Center for Disease Control and Prevention (Africa Cdc), con il supporto tecnico della società PanaBios, per implementare un sistema online per autenticare e verificare i certificati dei test di laboratorio per i viaggiatori”, ha affermato Mutahi Kagwe, segretario di gabinetto del ministero della Salute di Nairobi.
L’Unione Africana ha lanciato ufficialmente la piattaforma Trusted Travel a ottobre 2020. “Con la riapertura delle nostre economie, scuole e confini, l’Africa necessita di un approccio armonizzato per ridurre il rischio di trasmissione di covid-19. Questo è il motivo per cui abbiamo lanciato questo portale di viaggio come strumento digitale innovativo per aiutare gli Stati membri a caricare e verificare i risultati dei test e ad armonizzare i requisiti di ingresso e uscita per prevenire la trasmissione transfrontaliera nel continente”, ha detto ad Africanews Amira Elfadil Mohammed, commissario per gli affari sociali dell’Unione africana.
A spingere verso l’acquisto di test fasulli è spesso anche il fattore economico. Tra i Paesi Ecowas ce ne sono alcuni, come il Ghana o la Nigeria, in cui il tampone può arrivare a costare 150 dollari americani. In altri il prezzo si abbassa sensibilmente, ma in relazione al potere d’acquisto medio rimane mediamente troppo alto. La Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas/Cedeao) ha deciso quindi di armonizzare il prezzo dei tamponi molecolari pcr, stabilendo che esso dovrà costare in tutta l’area una somma non superiore a 50 dollari Usa.
A dare la notizia è stato Jean-Claude Kassi Brou, politico ivoriano e presidente della commissione Ecowas, nel corso di una conferenza stampa on line. L’obiettivo principale di questa armonizzazione è “facilitare gli spostamenti” nella regione.
La dimensione fake non riguarda però solo i test. In Nigeria, dove la campagna vaccinale dovrebbe iniziare a breve, le autorità hanno già messo in guardia la popolazione rispetto ai falsi vaccini presenti sul mercato. Nel Paese più popoloso dell’Africa si attendono 100.000 dosi di vaccino Pfizer a gennaio, soprattutto 10 milioni di dosi dovranno essere erogate entro la fine di marzo.
“Abbiamo ricevuto informazioni che i vaccini falsi sono in circolazione in Nigeria. Chiediamo al pubblico di essere vigile e ricordiamo che nessun vaccino contro il Covid ha ancora ricevuto la convalida dalla Nafdac”, ha detto il professor Mojisola Christianah Adeyeye, capo del National Quality Control Agency (Nafdac), durante una conferenza stampa virtuale.

(Stefania Ragusa)

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