Egitto, il premier: «Investiremo di più nelle ferrovie»

di Enrico Casale
egitto ferrovia

Il primo ministro egiziano Mostafa Madbouly ha promesso che il governo continuerà a migliorare le linee ferroviarie per prevenire incidenti ferroviari mortali come quello avvenuto ieri, 26 marzo, a Sohag, nell’Alto Egitto, nel quale sono morte almeno 32 persone e ne sono rimaste ferite 165.

In una conferenza stampa a Sohag, secondo quanto riporta il sito al-Ahram, Madbouly ha promesso «punizioni» ai colpevoli dello scontro mortale dopo la conclusione delle indagini condotte dal procuratore generale. Prima della conferenza stampa, Madbouly aveva fatto visita ai feriti promettendo 100.000 sterline egiziane (5.400 euro) a titolo di risarcimento alle famiglie dei defunti e tra 20 e 40.000 sterline alle famiglie dei feriti.

Da anni, secondo i media locali, il sistema ferroviario egiziano è caratterizzato da uno scarso livello di sicurezza, con collisioni mortali e incidenti che sono spesso attribuiti a una cattiva manutenzione. I funzionari delle ferrovie hanno ripetutamente sottolineato che sono necessari miliardi di sterline e diversi anni per potenziare la rete ferroviaria, fornire un servizio migliore al pubblico e prevenire incidenti mortali.

Il governo ha implementato ambiziosi progetti multimiliardari per sostituire centinaia di vagoni ferroviari in cattive condizioni e modernizzare un sistema di segnalamento obsoleto . Nonostante ciò si ripetono gli incidenti. Nel febbraio 2019 è scoppiato un incendio alla stazione ferroviaria di Ramses del Cairo a seguito di un incidente ferroviario, uccidendo 31 persone e ferendone 17. Nell’agosto 2017, uno scontro con un treno fuori Alessandria ha ucciso 41 persone e ferito circa 179.

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