Un cavo sottomarino per far navigare gli africani

di AFRICA

Un consorzio di multinazionali delle telecomunicazioni costruirà un cavo sottomarino di 37mila chilometri intorno all’Africa per migliorare l’accesso a Internet nel continente e in Medio Oriente. Lo hanno annunciato giovedì le parti interessate: Orange, China Mobile International, Facebook, MTN GlobalConnect, stc (Saudi Telecom Company), Telecom Egypt, Vodafone e WIOCC. Il consorzio di multinazionali ha affidato la costruzione di questo gigantesco progetto, soprannominato “2Africa”, ad Alcatel Submarine Networks (ASN).

Il cavo, uno dei più lunghi al mondo, collegherà l’Europa occidentale al Medio Oriente e a 16 Paesi africani, attraversando il Mediterraneo, il Mar Rosso, il Golfo di Aden, la costa africana dell’Oceano Indiano fino al Capo di Buona Speranza, per poi risalire l’Oceano Atlantico e arrivare in Gran Bretagna.

I partner ritengono che il progetto potrà essere operativo nel 2023 o nel 2024 e fornirà, è stato specificato in un comunicato stampa congiunto, «un accesso maggiore alla capacità totale combinata di tutti i cavi sottomarini che servono attualmente l’Africa. Il cavo 2Africa fornirà a molte regioni dell’Africa la connettività Internet e l’affidabilità di cui hanno tanto bisogno. Soddisferà poi la crescente domanda in Medio Oriente e faciliterà lo sviluppo del 4G e del 5G e l’accesso fisso alla banda larga per centinaia di milioni di persone».

Le parti interessate vantano anche la sostenibilità del progetto nella misura in cui i data center e le stazioni di atterraggio forniranno capacità «in modo equo e giusto», partecipando così a un «ecosistema sano di Internet».

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