Sudan, un altro manifestante ucciso dalla polizia durante le proteste

di claudia

 Un manifestante è morto ieri nella capitale sudanese Khartoum dopo essere stato colpito al petto da un proiettile sparato dalla polizia durante una manifestazione contro il regime militare. Lo ha dichiarato in una nota il Comitato centrale dei medici sudanesi.

La polizia ha affermato in un comunicato che l’omicidio è stato frutto di un’azione individuale, contraria agli ordini, e che sono state immediatamente avviate procedure legali contro il poliziotto coinvolto. Ha aggiunto però che i manifestanti sono stati “aggressivi” nei confronti della polizia, usando gas lacrimogeni, pietre e molotov, e ferito diversi poliziotti.

Il manifestante morto ieri è il 125esimo ucciso nelle proteste settimanali che vanno avanti dal colpo di Sato dell’ottobre 2021.

 Le Nazioni Unite condannano l’uccisione.“L’uso di munizioni vere contro i manifestanti è inaccettabile e contravviene agli obblighi in materia di diritti umani del Sudan” ha affermato in una nota il rappresentante speciale del segretario generale Onu e capo della missione Unitams nel Paese, Volker Perths.

La dichiarazione prende inoltre atto delle misure già predisposte dalla polizia verso l’agente responsabile e dell’avvio di un’indagine, ma invita le autorità ad adottare misure urgenti per fermare l’uso eccessivo della forza contro i manifestanti.

Il manifestante morto ieri è il 125esimo ucciso nelle proteste settimanali che vanno avanti dal colpo di Stato militare dell’ottobre 2021 che ha interrotto la transizione verso la democrazia nel Paese.

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