Sudan, ancora morti tra i manifestanti

di Marco Trovato

Tre persone sono state uccise ieri in Sudan durante le proteste contro il governo militare in varie parti del Paese, ha affermato il Comitato centrale dei medici sudanesi (Ccsd). In una dichiarazione, il gruppo ha riferito che le tre persone sono state uccise durante le proteste tenute nelle città di Omdurman e Bahri, entrambe vicino alla capitale Khartoum, dopo che le forze di sicurezza hanno aperto il fuoco contro i manifestanti.

Queste nuove vittime portano a 60 il numero di manifestanti uccisi dallo scoppio delle proteste antimilitari dello scorso ottobre. Le manifestazioni sono le prime dopo le dimissioni di domenica del primo ministro Abdalla Hamdok, che guida il fronte civile della transizione nel Paese, due mesi dopo il golpe militare seguito dalla brutale repressione delle forze di sicurezza.

A Bashdar, nel centro di Khartoum, migliaia di manifestanti radunati da vari quartieri hanno scandito slogan contro il colpo di stato militare di ottobre e hanno chiesto il ripristino del governo civile nel Paese.

Nella foto (Afp): un manifestante pro-democrazia durante i recenti tumulti nelle strade di Khartoum, capitale del Sudan

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