Ruanda: a 30 anni dal genocidio, si va verso la chiusura del tribunale penale

di claudia
genocidio in ruanda

Sta per chiudere i battenti l’ufficio locale, in Ruanda, del Meccanismo incaricato degli ultimi fascicoli del Tribunale penale internazionale per il Ruanda (Tpir), ovvero la Corte speciale incaricata di giudicare i responsabili del genocidio ruandese e di altre gravi forme di violazioni dei diritti umani commessi sul territorio ruandese o da cittadini ruandesi negli stati confinanti dal 1º gennaio al 31 dicembre 1994.

A Kigali, il Meccanismo Residuale responsabile dei rimanenti fascicoli del Tribunale Penale Internazionale per il Ruanda ha annunciato la chiusura del suo ufficio locale per il 31 agosto.

Secondo il cancelliere del Meccanismo, Abubacarr Tambadou, la decisione di chiudere l’ufficio di Kigali è stata presa dopo la sospensione a tempo indeterminato del processo a carico di Félicien Kabuga per motivi di salute lo scorso agosto.

Félicien Kabuga è stato l’ultimo caso ad essere processato dal Meccanismo. I tre restanti fascicoli, Fulgence Kayishema, arrestato l’anno scorso in Sud Africa, Charles Sikubwabo e Charles Ryandikayo, entrambi latitanti ancora ricercati dagli investigatori, devono essere consegnati alla giustizia ruandese.

L’Ufficio del Procuratore del Meccanismo manterrà un numero limitato di personale in Ruanda per continuare la collaborazione e la cooperazione con le autorità ruandesi e fornire assistenza nella ricerca dei fuggitivi che devono essere processati qui in Ruanda. Altre operazioni in Ruanda continueranno ad essere svolte dalla sede del meccanismo ad Arusha, in Tanzania, in particolare dai servizi di protezione dei testimoni. 

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