Prima che gridino le pietre, di Alex Zanotelli

di AFRICA
Prima che gridino le pietre, di Alex Zanotelli

Il titolo non è un pezzo di frase di padre Alex, ma… di papa Francesco ai giovani nella loro Giornata del marzo 2018 (e che Zanotelli cita): «La decisione spetta a voi giovani. Se gli altri tacciono, se noi anziani e responsabili, tante volte corrotti, stiamo zitti, voi griderete? Per favore, decidetevi prima che gridino le pietre». Espressione, a sua volta, che evoca una parola di Gesù nel Vangelo. E dà anche il motivo di questo libro del missionario comboniano: non “fare letteratura” ma dare informazioni e motivazioni per agire. E il sottotitolo, Manifesto contro il nuovo razzismo, chiarisce a quale genere di azione padre Alex esorta.

Con il suo linguaggio come sempre incisivo, emozionale e al tempo stesso ricco di dati – cifre che ha il dono di saper “scaldare” –, l’autore mette in fila, nella prima parte del volume, tutta una serie di fatti e misfatti degli ultimi tempi anni che ci pongono di fronte «a un razzismo diffuso avallato da un razzismo di Stato». Il grande accusato è Salvini, ma il dolore del missionario è provocato, ancor di più, dalla flebile reazione della Chiesa gerarchica e dall’ottenebramento del giudizio da parte di tanti cattolici (anche se non fossero l’85% come annunciato da un sondaggio di qualche mese fa). In ogni caso, «diciamolo ad alta voce: non c’è niente di cristiano nella politica di Salvini, niente. […] Essere leghisti è incompatibile con l’essere cristiani». Una scomunica, se vogliamo, ma “dal basso”; e latae sententiae: ossia non un castigo ma la constatazione di un autodistacco dalla comunità dei discepoli di Cristo per il rinnegamento di punti essenziali della sua Buona Notizia.

La seconda parte del libro ripercorre in breve i capitoli essenziali della storia dell’Africa nell’intento di far conoscere a chi dice «aiutiamoli a casa loro» qual è, realmente, la “loro” casa. O, meglio, come è stata ridotta dagli interventi determinanti dell’Occidente: dallo schiavismo e dal colonialismo – anche italiano, e non meno barbaro – all’attualità del land grabbing, dei cambiamenti climatici, dello sfruttamento delle materie prime (dall’uranio del Niger al coltan congolese). Il tutto, inquadrato – quasi un simbolico contrappasso – nel massacro di una decina di lavoratori italiani nelle saline del Sud della Francia, nel 1893, vittime della xenofobia antitaliana.

Il libro è stato curato dalla giornalista Valentina Furlanetto, autrice di L’industria della carità.

Chiarelettere, 2018, pp. 150, € 15,00

(Pier Maria Mazzola)

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