Mozambico, “situazione instabile da giorni a Nampula”

di claudia
al-Shabaab Mozambico

“Qui la situazione non è buona. Gli insorgenti di Al-Shabaab, sono vicini e sono armati”. Era consapevole del pericolo suor Maria De Coppi, la comboniana rimasta uccisa nella parrocchia di Chipene, in Mozambico, durante un attacco terrorista. Queste preoccupazioni le aveva affidate a un audio inviato martedì alla nipote, suor Gabriella Bottani, e condiviso sul sito delle suore missionarie comboniane.

Suor Maria parlava di attacchi già venerdì scorso, con i terroristi che si stavano avvicinando alla missione. “Dove passano loro fanno strage. Il popolo scappa” raccontava la missionaria. “Qualcuno si rifugia nella foresta, chi può va verso le città vicine, dove si è un po’ più protetti” spiegava suor Maria, ripetendo per tre volte, però, che la situazione era “molto triste”.

Anche la missione si era man mano svuotata nei giorni scorsi. “Siamo rimasti solo noi missionari” e con loro alcune ragazze delle zone rurali accolte nella missione per permettere loro di frequentare la scuola, aveva detto suor Maria in una telefonata qualche ora dopo alla nipote. “Alcune erano già partite, mentre zia mi informava che quelle che abitano lontano, aspettavano l’alba per lasciare la missione” racconta suor Gabriella. Alla domanda della nipote se lei avesse intenzione di partire rispose: “Non lo so, voglio aspettare, vediamo come si mettono le cose”.

A quel punto “mi sono ricordata della gioia che brillava nei suoi occhi quando raccontava delle ragazze delle zone rurali di questa regione abbandonata” spiega suor Gabriella. “La passione per la cura e l’accompagnamento della comunità parrocchiale, dei catechisti e delle donne di Chipene. Poche settimane fa mi aveva detto che non sarebbe riuscita a vivere in nessun altro posto”.

In quel momento”, racconta ancora suor Gabriella, “ho sentito dei battiti forti, dei colpi secchi e la sua voce che diceva: ‘Papai calma, calma papai’, poi altri colpi secchi, forse proiettili, e una voce di donna, che non era di zia, ripetere: ‘Misericordia, misericordia, misericordia’. Altri colpi e poi un silenzio profondo”.

I preti e le suore che sono riusciti a mettersi in salvo e lasciare Chipene sono diretti a Nacala, secondo quanto riferiscono fonti missionarie, mentre due religiosi della diocesi di Como, sono riusciti a raggiungere la missione, quasi completamente distrutta. “Altre sorelle e alcuni sacerdoti sono diretti a Monato per portare la salma di suor Maria”, come da sue ultime volontà, fa sapere una nota delle Comboniane. Lì ad attenderli vi sono i padri Spiritani e il vescovo di Nampula, monsignor Inácio Saúre.

Sei persone sono state decapitate e altre tre sono state rapite da terroristi jihadisti che negli scorsi giorni hanno attaccato diversi villaggi nei distretti di Erati e Memba nella provincia settentrionale di Nampula, in Mozambico dove è rimasta uccisa Maria De Coppi. Lo ha detto ieri il presidente Filipe Nyusi, secondo quanto riportano i media locali. Nyusi ha affermato che i terroristi che hanno causato il panico a Nampula sono quelli scacciati dalle forze di sicurezza nella vicina provincia di Cabo Delgado, più a nord. Uno degli aggressori è stato catturato, mentre altri 40 terroristi si sono arresi alle autorità nei distretti di Cabo Delgado di Palma, Mocimboa da Praia e Nangade.

La suora era in Mozambico dal 1963.

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