Morto Gizenga, ultimo lumumbista

di Enrico Casale
Antoine Gizenga

Antoine Gizenga, Segretario generale del Partito lumumbista unificato (Palu), è morto domenica 24 febbraio a Kinshasa. Aveva 93 anni.

Antoine Gizenga Fundji era nato nella provincia di Bandundu. Era sposato con Anne Mbuba e padre di quattro figli. Era considerato uno dei padri dell’indipendenza congolese. Nel 1959 era diventato capo del partito di solidarietà Psa ed era stato poi eletto deputato nazionale nelle elezioni legislative del 1960. Patrice Lumumba lo aveva nominato vicepremier del suo primo governo. Aveva poi guidato il governo della Repubblica Popolare del Congo a Kisangani, organizzazione nata in segno di ribellione dopo il colpo di stato di Mobutu del settembre 1960.

Decaduto dalla carica di vicepremier, era stato imprigionato fino al 1964 sull’isola Bula Mbemba alla foce del fiume Congo. Liberato dal primo ministro Moise Tshombe nel luglio del 1964, aveva creato il Palu, insieme ad altri leader nazionalisti. Arrestato di nuovo, ha trascorso agli arresti domiciliari 14 mesi fino al colpo di stato del 24 novembre 1965.

Mentre Mobutu Sese Seko prendeva il potere negli anni ’60, Gizenga fuggiva a Mosca, in Angola e in Congo Brazzaville. Rimarrà sempre avversario del regime Mobutu.

Terzo alle elezioni presidenziali negli anni Duemila, rivestirà la carica di premier fino al 2008.

Gizenga aveva iniziato i suoi studi al Seminario Minore Kinzambi di Kwilu. Fino al 1947, aveva studiato filosofia tomista al Mayidi Major Seminary di Kongo Central. Funzionario della Banca belga del Congo, aveva lavorato alla sicurezza coloniale a Leopoldville. Prima di entrare in politica, Antoine Gizenga era stato insegnante.

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