Manifestazioni in Sierra Leone, si aggrava il bilancio delle vittime

di claudia
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Sei agenti di polizia sono stati uccisi ieri durante le proteste antigovernative nel nord e nell’ovest della Sierra Leone. Due agenti sono stati uccisi nella capitale Freetown, tre nella città settentrionale di Kamakwie e uno nella città settentrionale di Makeni, ha dichiarato alla Reuters l’ispettore generale della polizia William Fayia Sellu. Almeno due civili sono morti anche nella città costiera di Freetown, per un totale di otto vittime.

Le proteste si sono concentrate nel nord e nell’ovest del Paese dell’Africa Occidentale, terre d’origine dell’opposizione. Il governo della Sierra Leone aveva precedentemente dichiarato che c’erano stati dei morti, senza specificare quanti. Il governo ha imposto il coprifuoco alle 15.00 nel tentativo di arginare la violenza.

Le manifestazioni sono state originariamente organizzate per protestare contro l’alto costo della vita. I raduni sono rapidamente degenerati in disordini a Freetown e in diverse città del nord.

Il Paese è uno dei più poveri del continente, con oltre il 40% della popolazione che vive con meno di due dollari al giorno. La guerra in Ucraina ha reso la vita della popolazione ancora più difficile, con un forte aumento dei prezzi di riso, petrolio e carburante.

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