Mali, grandi problemi per il ritiro della Minusma

di claudia
caschi blu

In un comunicato stampa pubblicato sabato scorso, le Nazioni Unite fanno presenti diverse problematiche che potrebbero rallentare, e che stanno già rendendo difficoltoso, le procedure di ritiro dei contingenti della missione Minusma dal Mali. In linea teorica, il 31 dicembre prossimo la missione dovrebbe aver terminato la consegna delle basi all’esercito maliano e concludere il ritiro delle sue truppe ma l’Onu spiega che, ormai da diverse settimane, diversi ostacoli “impediscono di organizzare il processo di ritiro”, cosa che potrebbe comportare modifiche al calendario ufficiale.

Tra gli ostacoli che impediscono l’organizzazione del processo di ritiro dal Mali vi sono in particolare i problemi legati allo spostamento dei convogli della missione Onu: da tre settimane, ad esempio, i convogli logistici terrestri provenienti da Minusma e le forze di pace ciadiane sono stati bloccati a Gao e stanno ancora aspettando il via libera del governo maliano per dirigersi nella regione di Kidal, per organizzare il rimpatrio delle attrezzature. A Timbuktu sono bloccati altri convogli Minusma, sempre su richiesta del governo golpista di Bamako. A Timbuktu le pattuglie di protezione del suolo da parte dei soldati delle Nazioni Unite intorno all’aeroporto e alla base Minusma sono ora state vietate dalle autorità maliane e i voli di ricognizione per proteggere i convogli e le installazioni Minusma verrebbero sistematicamente negati dalle autorità maliane.

A questi problemi si sommano le nuove tensioni sul terreno nel nord-est del Mali, tra l’esercito maliano e i ribelli della coalizione denominata Quadro strategico permanente per la pace, la sicurezza e lo sviluppo (Cs-Pd): tutto è iniziato con l’atterraggio di due aerei, giovedì 12 ottobre, sulla pista dell’aeroporto della città maliana di Tessalit. Da questi voli sarebbero sbarcati alcuni uomini delle Forze armate maliane e diversi paramilitari russi del gruppo Wagner, che si sono diretti verso il campo militare delle forze armate, adiacente a quello della Minusma. Il loro arrivo avrebbe però irritati i ribelli ella Csp, che da quel momento sono sul piede di guerra e minacciano azioni. Nonostante gli attacchi aerei dell’aeronautica maliana, i ribelli hanno rapidamente occupato a Tessalit, con il dito sul grilletto, tre posizioni avanzate già abbandonate dalla Minusma. Queste posizioni si trovano tra la città di Tessalit e il campo militare Fama-Wagner-Casques bleus, con vista sull’aeroporto di Tessalit.

In un clima di tensione sempre più alta, le forze di pace ciadiane stanno cercando di ritardare l’operazione di ritiro, mantenendo per il momento il controllo del campo comune e dei suoi ingressi e uscite principali. Da parte loro, i ribelli stanno cercando, dicono sui canali di propaganda, di prendere il controllo del campo non appena Minusma se ne sarà andata.

Condividi

Altre letture correlate: