Libia, dodici casi di frode nelle candidature elettorali

di claudia
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Il capo dell’Alta commissione elettorale nazionale libica (Hnec), Emad al-Sayeh, ha annunciato che sono stati scoperti 12 casi di frode nelle elezioni presidenziali e parlamentari del Paese. Questi sono stati deferiti al procuratore generale. In un discorso davanti al parlamento libico, Al-Sayeh ha aggiunto che ci sono stati 154 ricorsi giudiziari contro le decisioni dell’Hnec, di cui 139 sono stati completati.

Ha spiegato che la commissione ha bisogno di un periodo compreso tra sei e otto mesi per prepararsi alle elezioni, viste le difficoltà che hanno portato al rinvio della votazione prevista per il 24 dicembre. Al-Sayeh ha sottolineato la necessità di riconsiderare il meccanismo dei ricorsi attraverso un comitato composto da membri dell’Hnec ed esperti legali. Al-Sayeh ha affermato che le sentenze emesse dalle commissioni di ricorso dei tribunali non erano coerenti con le disposizioni della legge sulle condizioni per la candidatura.

La commissione non ha nominato una lista finale di candidati per le elezioni presidenziali e parlamentari di dicembre. Al-Sayeh ha detto al Parlamento che le milizie hanno minacciato di fermare il processo elettorale, se fosse stata annunciata una lista definitiva.

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