Africa orientale, la guerra di Oxfam alle locuste

di Stefania Ragusa

Gli sciami di locuste che si stanno diffondendo in Etiopia, Kenya e Somalia potrebbero diventare 500 volte più grandi entro giugno e invadere Uganda e Sud Sudan a meno che non vengano immediatamente portati sotto controllo. L’allarme è stato lanciato dalla sezione dell’Ong britannica Oxfam nel Corno d’Africa. «Attualmente, 25,5 milioni di persone in Burundi, Etiopia, Kenya, Somalia, Sud Sudan, Sudan e Uganda soffrono già di fame e grave malnutrizione. L’invasione di centinaia di milioni di locuste deve essere rapidamente contenute prima della prossima stagione di coltivazione principale da marzo a luglio», ha affermato Lydia Zigomo, direttore regionale di Oxfam nel Corno d’Africa, Africa orientale e centrale.

Uno sciame di locuste del deserto può contenere fino a 150 milioni di individui per chilometro quadrato che mangiano in un giorno tanto cibo quanto circa 10 elefanti, 25 cammelli o 2.500 persone. Gli insetti possono distruggere 200 tonnellate di vegetazione al giorno. Oxfam fa parte di una rete di organizzazioni che sta monitorando l’entità dei danni ulteriori che le locuste causano alle colture alimentari locali. «Stiamo facendo piani che includono la fornitura di assistenza in denaro alle persone più bisognose, in particolare i piccoli agricoltori e i pastori, in modo che possano acquistare cibo e foraggio per il loro bestiame – ha detto Zigomo -. L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) stima che l’Etiopia, il Kenya e la Somalia abbiano bisogno di 70 milioni di dollari tra loro per affrontare questa minaccia. Oxfam chiede ai donatori di finanziare immediatamente questa risposta, al fine di evitare che più persone soffrano la fame e consumino tutte le risorse che hanno per acquistare cibo».

(Enrico Casale)

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