Guinea | Condé verso la presidenza a vita?

di Enrico Casale
alpha condé

Vittoria su tutto il campo per Alpha Condé. Il suo partito ha conquistato più di due terzi dei seggi nelle elezioni legislative che si sono tenute il 22 marzo 2020. Parallelamente, il referendum che si è tenuto lo stesso giorno ha approvato le riforme costituzionali volute proprio dal capo dello Stato e che potrebbero allungare ulteriormente il suo mandato.

Secondo i risultati comunicati dalla Commissione elettorale, il Rassemblement du Peuple de Guinée (Rpg), il partito al potere, ha vinto 79 dei 114 seggi dell’Assemblea nazionale. Ovvia soddisfazione nei ranghi della formazione. Souleymane Kéita, consigliere responsabile della missione del Capo dello Stato, ha dichiarato ai microfoni di Rfi: «Siamo soddisfatti. Il risultato è il frutto di un buon lavoro. Per diversi mesi abbiamo fatto una campagna in tutta la Guinea, nei villaggi più piccoli, per spiegare alla popolazione la necessità di votare per i candidati Rpg per consentirci di avere la maggioranza in Parlamento e attuare il programma del presidente. E siamo confortati».

Insieme alla pubblicazione dei risultati delle elezioni, il governo ha dichiarato che la riforma costituzionale voluta da Alpha Condé è stata approvata dal referendum che si è tenuto lo stesso giorno delle legislative. Queste riforme potrebbero permettere proprio a Condé di correre per il terzo mandato nel prossimo voto presidenziale. L’adozione della nuova Costituzione, infatti, elimina il conteggio del tempo che ha visto alla presidenza Condé, il cui secondo mandato termina a dicembre.

Il presidente, 82 anni, ha perorato la causa del referendum sostenendo che sono necessarie riforme in ambito sociale, in particolare a beneficio delle donne, ma l’opposizione ha contestato che tali modifiche potevano essere attuate mediante il tradizionale iter parlamentare. Il cambiamento della Costituzione in Guinea ha portato a mesi di disordini che hanno provocato diverse decine di morti.

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