Etiopia, salvare gli antichi manoscritti religiosi dall’oblio

di claudia

Antichi manoscritti religiosi rischiano con il tempo di scomparire, ma all’Hamere Berhan Institute di Addis Abeba, sacerdoti e fedeli laici hanno trovato una soluzione: lavorano instancabilmente per mesi replicando a mano su pergamene preziosi libri secolari, generalmente conservati nei monasteri, così da mantenere in vita testi in antica lingua Ge’ez. Un duro lavoro che richiede pazienza e concentrazione.

Le pergamene, le penne e gli inchiostri sono tutti preparati presso l’istituto, che si trova in contrada Piasa, nel cuore storico della capitale etiope, riporta Afp. I lavori per replicare su pergamena preziosi esemplari e salvarli così dall’oblio sono iniziati quattro anni fa. La pergamena è privilegiata rispetto alla carta perché si danneggia meno e si conserva di più.

Yeshiemebet Sisay, 29 anni, responsabile delle comunicazioni a Hamere Berhan ha commentato così l’iniziativa: “Gli antichi manoscritti su pergamena stanno scomparendo dalla nostra cultura, il che ci ha motivato ad avviare questo progetto”.

Non si tratta di una procedura facile: “Dopo che la pelle di capra è stata immersa nell’acqua per tre o quattro giorni, facciamo dei buchi sul bordo della pelle e la leghiamo al metallo in modo che possa allungarsi”, spiega ad Afp Tinsaye Chere Ayele. “Dopodiché, rimuoviamo lo strato extra di grasso all’interno della pelle per renderlo pulito.”

Dopo essere state pulite le pelli vengono trattate e tagliate della misura necessaria. “Ci vorrà molto tempo – spiega – È un duro lavoro, a partire dalla preparazione della pergamena e degli inchiostri. Questo potrebbe richiedere fino a sei mesi per essere completato”, dice il sacerdote.

Condividi

Altre letture correlate: