Camerun. Il governo ammette: è guerra civile nelle regioni anglofone

di Raffaele Masto

Dopo due anni di scontri tra esercito del Camerun e indipendentisti dell’Ambazonia, la regione angolofona nella parte sud-occidentale del paese, il governo del presidente Paul Biya ammette che ormai il paese è attraversato da una guerra civile e che i guerriglieri hanno formato un vero e proprio esercito di cittadini protagonisti di una insurrezione armata.

La dura repressione intrapresa in questi due anni da esercito e polizia non ha sfiancato gli indipendentisti, anzi ha finito per inasprire lo scontro e rendere più determinati gli anglofoni.

Nel secondo semestre del 2016 si sono formati i primi gruppi guerriglieri che hanno iniziato azioni militari contro posti di polizia e caserme dell’esercito. All’inizio di è trattato di operazioni limitate determinate dalla scarsità di armamenti e dalla mancanza di preparazione militare.

Nel comunicato con il quale il governo parla di guerra civile afferma che gli indipendentisti dell’Ambazonia sono un grave pericolo per l’intera nazione, peggio di Boko Haram

Condividi

Altre letture correlate:

Lascia un commento

Accetto la Privacy Policy

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.