Burkina Faso, sfollati cresciuti a dismisura

di claudia
sfollati

Il Burkina Faso sta vivendo la più grande ondata di sfollamenti di persone provocata dal terrorismo nel Sahel, secondo quanto detto in una dichiarazione rilasciata alla stampa locale a Ouagadougou da Laurent Saugy, capo delegazione del Comitato internazionale della Croce rossa in Burkina Faso (Cicr), specificando che tre sfollati su quattro nel Sahel si trovano in Burkina Faso.

Saugy ha ricordato che il numero di sfollati in Burkina Faso era di 47.000 persone a dicembre 2018 e ha detto che, in particolare negli ultimi mesi, il Paese vive una “pericolosa escalation” del conflitto armato, con enormi conseguenze umanitarie: “Ci sono centinaia di vittime tra la popolazione civile e più di 1,9 milioni di persone, ovvero il 10% della popolazione, sono fuggite dalle loro case”.

Un aspetto “particolarmente preoccupante” di questo dramma umanitario è che migliaia di persone sono bloccate in alcune “aree assediate” o “sotto blocco”, come a Pama, Mansila, Madjorai, Kelbo, Djibo e Sebba.

Saugy ha sottolineato che l’accesso umanitario è “significativamente deteriorato”, così come l’accesso ai servizi essenziali, con la violenza e l’insicurezza che hanno portato alla chiusura di centri sanitari, scuole e mercati e alla distruzione o al deterioramento di infrastrutture essenziali come i pozzi d’acqua di alcune località.

Dal 2015 il Burkina Faso è afflitto da attacchi terroristici che hanno mietuto molte vittime e oltre 1,9 milioni di sfollati interni.

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