Burkina Faso, richiamato a Parigi l’ambasciatore francese Halland

di claudia
luc hallade

Il ministero degli Esteri francese ha annunciato questa mattina il richiamo del suo ambasciatore in Burkina Faso Luc Hallade “per condurre consultazioni” sulla situazione nel Paese. L’annuncio, diffuso con un comunicato ufficiale, arriva il giorno dopo la conferma del ritiro delle truppe speciali francesi dell’operazione Sabre, 400 uomini di stanza alla periferia di Ouagadougou, come richiesto dalle autorità locali di Transizione.

“Nel contesto degli ultimi sviluppi in Burkina Faso, abbiamo deciso di richiamare il nostro ambasciatore a Parigi, per tenere consultazioni sullo stato e sulle prospettive della nostra cooperazione bilaterale”, ha detto il Quai d’Orsay.

A dicembre la giunta militare aveva inviato una lettera ufficiale a Parigi per chiedere la partenza di Halland, accusato dalle autorità locali di aver denunciato pubblicamente il deterioramento della situazione della sicurezza nel Paese, in preda alla violenza jihadista. L’ambasciatore, arrivato a Ouagadougou nel 2019, è comunque rimasto al suo posto e la visita a Ouagadougou del segretario di Stato francese Chrysoula Zacharopoulou, il 10 gennaio scorso, aveva lasciato intendere una possibilità di pacificazione tra i due Paesi.

In seguito ad una manifestazione antifrancese organizzata venerdì scorso, sabato sono iniziate a trapelare alcune notizie circa la richiesta burkinabé di ritiro delle truppe della Sabre, notizia non confermata fino a lunedì. Domenica anche il presidente francese Macron aveva detto di aspettarsi una comunicazione ufficiale dal leader della giunta militare al potere. Ieri Parigi ha confermato il ritiro, come richiesto da Ouagadougou. 

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