Burkina Faso e Russia consolidano rapporti di cooperazione

di claudia
lavrov

Burkina Faso e Russia vogliono consolidare la propria cooperazione bilaterale “in vista delle sfide” che il Sahel, e la situazione globale, mettono davanti: il presidente del Burkina Faso, il tenente colonnello Paul-Henri Sandaogo Damiba, a capo della giunta militare che ha preso il potere a Ouagadougou, e il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov si sono incontrati, ieri, a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni unite e hanno discusso del rafforzamento della cooperazione “reciprocamente vantaggiosa” per i due Paesi. Lo riporta presidenza burkinabè in un comunicato stampa.

La cooperazione tra Russia e Burkina Faso ha più di 50 anni e “attualmente, c’è il desiderio di rafforzare ulteriormente questa cooperazione e portarla a un livello che sarà reciprocamente vantaggioso per entrambi i Paesi”, ha spiegato il ministro degli Affari esteri, della cooperazione e dei burkinabè all’estero Olivia Rouamba, citata nel comunicato stampa.

Di fronte a una crisi della sicurezza segnata da attentati terroristici dal 2015, il Burkina Faso si impegna a diversificare i propri partner per far fronte a questo fenomeno: a fine agosto il presidente del Consiglio di transizione burkinabé Albert Ouédraogo aveva dichiarato che il Burkina Faso si riservava di diversificare le proprie partnership, anche a costo di “offendere i partner storici”, sottolineando che “ci sono domande da porsi sulla partnership con la Francia”. Mentre nel Paese proseguono le attività della missione francese Barkhane, a differenza di quanto accaduto in Mali, anche la cooperazione militare con la Russia sembra rafforzarsi: Ouédraogo ha spiegato più volte che la diversificazione dei partenariati si basa, tra l’altro, sui principi di libertà, sincerità e indipendenza territoriale.

Un secondo aspetto su cui il presidente del Consiglio del Burkina Faso insiste da tempo in termini di cooperazione militare e umanitaria riguarda l’”ottimizzazione” dei partner: “Data la complessità della minaccia, abbiamo partner specializzati in questioni di formazione, altri in intelligence, e attrezzature, quindi spetta a noi ottimizzare i punti di forza di ogni partner”.

Nei giorni del golpe militare diverse persone, a Ouagadougou, erano scese in piazza per offrire sostegno ai militari golpisti, molte munite di bandierine della Russia, mentre circolavano notizie circa la presenza di ausiliari del gruppo russo Wagner, sulla falsariga di quanto accaduto in Mali, a fianco dei golpisti. Notizie mai confermate.

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