Algeria – La Miss «troppo nera» attaccata sul Web

di Enrico Casale
khadija benhamou miss algeria

Capelli ricci, sorriso smagliante, ma la «pelle è troppo nera» per indossare la corona di Miss Algeria. Khadidja Benhamou, 26 anni, originaria della regione meridionale dell’Adrar, al confine con il Mali, neo reginetta di bellezza del suo Paese è stata duramente attaccata sui social dai suoi connazionali. «È un mix tra Ronaldinho e Bijouna e per questo non rappresenta certo il nostro Paese», ha scritto un utente. «Miss Algeria? Sembra James Brown», ha replicato un altro.

«È la prima donna nera a essere eletta Miss Algeria, per questo viene linciata sui social», ha ribattuto il sito «ObservAlgerie», prendendo le sue difese. «Questa giovane rappresenta il sud algerino con la sua bellezza originale e uno charme eccezionale», sono alcuni dei commenti arrivati in sostegno.

Khadidja, che prima di aggiudicarsi il titolo al concorso di bellezza lavorava in un albergo, ha risposto con forza, offrendo a chi l’ha offesa il perdono: «Che Dio mostri il cammino a chi mi critica e preservi coloro che mi incoraggiano». Come ricorda Catherine Frammery su «Le Temps», l’Algeria ha reintrodotto il concorso di bellezza nel 2013. «L’indignazione non sarà sufficiente. Questi comportamenti devono trovare una risposta da parte delle autorità pubbliche».

Nel suo discorso, il capo dello Stato ha affermato che il suo paese ha sviluppato e diversificato la sua economia e rafforzato le sue infrastrutture, anche se riconosce le disparità economiche e sociali. Disparità che, secondo lui, troveranno la loro soluzione “nell’insegnamento”.

Ma il presidente mauritano ha per lo più denunciato quelli che chiama gli autori di messaggi di odio. “Dobbiamo preservare e consolidare la nostra unità nazionale. Dobbiamo bloccare la strada a criminali, portatori di ideologie razziste, separatisti ed estremisti “, ha detto.

Invito i nostri compatrioti a schierarsi contro coloro che cercano la disintegrazione della Mauritania!
Ascolta un estratto dal discorso di Mohamed Ould Abdel Aziz
09-01-2019 – Di Salem Mejbour

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L’opposizione scettica

L’uscita del presidente della Mauritania arriva in un contesto sempre più segnato da scambi talvolta virulenti su questioni di identità. Ma le parole del presidente Abdel Aziz, che difendevano l’unità nazionale, non hanno convinto l’opposizione e una parte della società civile, che ha boicottato la marcia.

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