25/10/13 – R.D. Congo – Nord Kivu: scontri in corso alle porte di Goma

di AFRICA

 

Da alcune ore combattimenti sono in corso alle porte di Goma, capoluogo della provincia del Nord Kivu (est), tra le forze armate regolari congolesi (Fardc) e la ribellione del Movimento del 23 marzo (M23): lo riferisce la stampa locale ed internazionale citando fonti dell’esercito, della ribellione e della locale missione Onu.

Si tratta dei primi scontri sul terreno dalla sospensione, lunedì scorso, dei colloqui di pace a Kampala tra le due parti rivali a causa di posizioni divergenti sull’amnistia e l’inserimento dei ribelli nelle forze armate.

Contrastanti la versione del confronto armato cominciato alle 4.45 (ora locale) nella località di Kanyamahoro, 25 km a nord di Goma. “Hanno attaccato le nostre posizioni e ci siamo difesi” ha dichiarato il portavoce dell’esercito in Nord Kivu, il luogotenente colonnello Olivier Hamuli. Il portavoce militare dei ribelli, Vianney Kazarama, ha invece accusato le Fardc per la ripresa delle ostilità. Fonti della Missione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione del Congo (Monusco) hanno riferito che sono stati i ribelli dell’M23 ad attaccare l’esercito a Kanyamahoro, dove “combattimenti sono tutt’ora in corso. Non si tratta di una semplice scaramuccia”.

Nei giorni scorsi fonti della società civile locale e alti dirigenti dell’Onu hanno segnalato un rafforzamento delle posizioni e dei mezzi in campo sia da parte dell’esercito che della ribellione, temendo una possibile ripresa delle ostilità. La Monusco e il governo di Kinshasa hanno accusato l’M23 di reclutare elementi tra i rifugiati congolesi in Rwanda che stanno rientrando in patria, tra cui civili adulti e numerosi bambini che “hanno seguito un addestramento sommario prima di essere mandata al macello” ha detto il portavoce dell’esecutivo Lambert Mende. Di recente l’M23 ha attaccato più volte aerei dei caschi blu e la ribellione avrebbe a sua disposizione blindati e armi pesanti.

Un rapporto pubblicato dalla Monusco ha identificato un migliaio di bambini-soldato reclutati da gennaio 2012 e costretti a combattere nei ranghi dell’M23 ma anche delle Forze democratiche di liberazione del Rwanda (Fdlr) e dei Mayi Mayi Nyatura, altri due gruppi armati attivi in Nord Kivu, la ricca ma instabile provincia mineraria confinante con Rwanda e Uganda. – Misna

 

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