11/06/13 – Costa d’Avorio – Incriminato leader giovani pro-Gbagbo

di AFRICA

E’ stato incriminato per “attentato alla sicurezza dello Stato, offesa al capo dello Stato e banda armata“ il leader dei giovani del Fronte popolare ivoriano (Fpi), il partito dell’ex presidente Laurent Gbagbo oggi principale forza di opposizione. Justin Koua era stato arrestato venerdì scorso durante una riunione nella sede del suo partito, interrotta da un’operazione dei gendarmi e delle forze di polizia. In attesa del processo Koua dovrebbe essere detenuto presso la ‘Maison d’arrêt et de correction’ (Maca) di Abidjan.

La direzione del Fronte popolare ivoriano ha già denunciato un provvedimento politico per “assestare un duro colpo all’operazione di risveglio delle coscienze portato avanti dall’ala giovani del partito su tutto il territorio ivoriano”. Alcune fonti del movimento hanno sottolineato che il fermo di Koua “è un arresto di troppo”, sottolineando “l’incongruenza delle posizioni governative” a pochi giorni dalla programmata ripresa del dialogo politico tra maggioranza e opposizione.

L’incriminazione di Koua si verifica pochi giorni dopo che la Corte penale internazionale (Cpi) dell’Aia ha chiesto tempo e “ulteriori elementi di prova” prima di pronunciarsi su un processo a carico dell’ex presidente Gbagbo, sospettato di crimini contro l’umanità commessi durante la crisi elettorale di due anni fa, conclusa con 3000 vittime. Per l’Fpi la richiesta della Cpi rappresenta “uno schiaffo” al governo del presidente Alassane Dramane Ouattara. Dalla fine della crisi del 2011 oppositori e diversi osservatori accusano il potere ivoriano di attuare una “giustizia dei vincitori”.

Una critica confermata dallo stesso esperto indipendente dell’Onu per i diritti umani, Doudou Diene. Nel rapporto presentato oggi al Consiglio dei diritti umani, con sede a Ginevra, l’esperto critica la giustizia ivoriana per la lentezza o l’assenza di processi a carico di personalità arrestate dopo la crisi, ma anche il ricorso sistematico all’accusa generica di “attentato alla sicurezza dello Stato”. Diene si è detto preoccupato per la “diffusa coltura della violenza fisica e verbale” e per “i problemi fondiari che costituiscono una bomba ad orologeria che lo Stato deve risolvere con urgenza”. Tra i punti positivi, il rapporto Onu evidenzia la progressiva stabilizzazione del paese dal punto di vista della sicurezza e il successo tecnico delle elezioni locali tenute lo scorso aprile ma boicottate dall’opposizione. – Misna

 

Condividi

Altre letture correlate:

Lascia un commento

Accetto la Privacy Policy

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.