04/09/13 – Botswana – Eredità alle donne, dalla corte d’appello il primo “sì”

di AFRICA

“È un passo avanti importante per porre fine alle discriminazioni di genere in Botswana” dice alla MISNA Priti Patel, vice-direttrice del Centro dell’Africa australe per la soluzione delle controversie (Salc).

La Corte d’appello di Gaborone ha dato ragione a tre sorelle che chiedevano di ereditare la casa di loro padre. Del caso, non solo in Botswana, si discute da almeno un anno. La sentenza è arrivata ieri, dopo che nell’ottobre scorso lo stesso tribunale aveva dichiarato incostituzionale una legge consuetudinaria che priva le donne del diritto all’eredità. Le tre sorelle, di età compresa tra i 60 e gli 80 anni, volevano divenire proprietarie di una casa dove aveva sempre vissuto e che avevano contribuito a restaurare e ammodernare. A contrastarle un nipote, che si appellava alle norme consuetudinarie della comunità Ngwaketse.

“I valori costituzionali dell’uguaglianza di fronte alla legge e la presenza crescente delle donne nella politica, nella sfera pubblica e alla guida delle famiglie – si legge nelle motivazioni della sentenza – dimostrano che non esiste una base giustificabile e razionale per aderire a norme di tempi andati quando queste norme sono in conflitto con il sistema di valori attuale”.

In Botswana, nel vicino Sudafrica e in tanti altri paesi dell’area sub-sahariana, le leggi consuetudinarie sono uno strumento giuridico riconosciuto dalla Costituzione; non di rado, però, queste norme entrano in conflitto con principi sanciti dalla Carta fondamentale. – Misna

 

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