Il gruppo paramilitare russo Wagner si sta ritirando dal Mali, affermando di aver portato a termine la sua missione dopo oltre tre anni di presenza nel Paese, mai riconosciuta ufficialmente da Bamako. La notizia si apprende da un video diffuso venerdì sui canali Telegram del gruppo, in cui si annuncia il ritiro dal Mali e il completo assorbimento nelle fila dell’Africa Korps, il corpo africano del ministero della Difesa russo. Il governo maliano non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale in merito all’annuncio.
«La nostra missione è compiuta. E torniamo a casa», dice la voce narrante nel video, a tema marziale, in cui si rivendica di aver riconquistato vaste porzioni di territorio maliano dai gruppi armati. Wagner sostiene di aver operato a supporto delle Forze armate maliane (Fama), con le quali avrebbe «eliminato migliaia di terroristi» e riconquistato città importanti come Gao, Timbuktu, Anefis e Kidal. «Il territorio sotto il controllo del governo è più che raddoppiato», afferma ancora il video. Il gruppo, descrivendo sé stesso e gli ultimi tre anni e mezzo di attività in Mali, si presenta come l’attore principale di un cambiamento nella sicurezza del Paese, un cambiamento avvenuto in reazione a quello che definisce un «saccheggio metodico» da parte delle potenze occidentali, «sotto le mentite spoglie» di missioni di mantenimento della pace. Wagner rivendica anche di aver permesso alle autorità maliane di riconquistare tutte le capitali regionali, contribuendo a «costruire un esercito disciplinato e tecnicamente equipaggiato».
Le autorità di transizione del Mali non hanno mai riconosciuto ufficialmente la presenza di Wagner sul proprio territorio, nonostante numerose testimonianze e rapporti indichino una stretta collaborazione con la compagnia militare privata russa. Bamako, che ha rafforzato la cooperazione con Mosca prendendo le distanze dai partner occidentali, in particolare dalla Francia, ha finora solo menzionato la presenza di “istruttori russi”.
La collaborazione tra Wagner e le Fama ha effettivamente portato a risultati significativi, in particolare nel novembre 2023 con la riconquista di Kidal, una vittoria salutata dal leader della giunta militare Assimi Goïta. Tuttavia, non sono mancate pesanti sconfitte: nel luglio 2024, Wagner ha perso diverse decine di uomini — il numero ufficiale non è mai stato accertato — in una battaglia contro i ribelli del Jnim, il Gruppo di sostegno all’islam e ai musulmani, durante un tentativo di riconquistare Tinzaouatène, città situata nel nord del Mali, al confine con l’Algeria.
Poco dopo l’annuncio del ritiro, il canale ufficiale dell’Africa Korps ha riferito che la Russia non avrebbe lasciato il Mali. Secondo questa comunicazione, i combattenti di Wagner, avendo «completato la loro missione primaria» e in fase di rientro, sarebbero stati sostituiti dalle forze dell’Africa Korps, un nuovo contingente il cui dispiegamento è iniziato ufficialmente all’inizio di quest’anno. Secondo l’Africa Korps, Mosca continua a sostenere Bamako «ora su una base più solida e strutturale».