Sudan, il costo della pace

di Enrico Casale
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Al Sudan serviranno almeno 7,5 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni se vorrà stabilizzare il processo di pace sancito dall’accordo del 3 ottobre tra Khartoum e una coalizione di ribelli da anni in lotta contro il governo centrale. Lo ha dichiarato ai media nazionali Heba Mohamed Ali Ahmed, il ministro delle Finanze del governo di transizione. Si tratta di una cifra enorme per una nazione come il Sudan che, in pochi anni, si è impoverita anche per effetto dall’indipendenza del Sud Sudan che ha assegnato i pozzi petroliferi a Juba.

Questi fondi però saranno indispensabili se si vorrà promuovere uno sviluppo sostenibile in regioni che sono state sconvolte da una guerra civile senza quartiere. Con lo storico accordo di pace firmato la scorsa settimana con i ribelli, il governo si è impegnato a finanziare importanti progetti soprattutto nel Darfur occidentale. L’accordo di pace prevede la soluzione di una serie di questioni delicate: dalla proprietà della terra alle riparazioni e risarcimenti, dalla redistribuzione della ricchezza e del potere e al ritorno dei rifugiati e degli sfollati interni.

Progetti che però costano. «Il governo – ha detto Ahmed – dovrebbe pagare immediatamente 300 milioni di dollari per la ricostruzione in Darfur. Stanziamento che dovrà essere seguito da pagamenti nel prossimo decennio per un totale di 1,3 miliardi di dollari». Attualmente però l‘economia del Sudan è in profonda crisi. Oltre alla perdita dei proventi petroliferi, il Paese sconta le distruzioni di anni di guerra civile sotto il governo di Bashir e il lungo periodo di sanzioni imposte dagli Stati Uniti.

«Il ministero delle Finanze dovrà lavorare per creare un ambiente favorevole agli investimenti al fine di incoraggiare il settore privato nazionale e internazionale a investire nelle regioni meno sviluppate», ha aggiunto il ministro.

Le difficoltà economiche, che hanno innescato le proteste che hanno portato alla cacciata di Bashir nel 2019, rimangono una sfida enorme. «Il successo di un piano di pace dipende interamente da come si tenterà di risolvere i problemi fondamentali che hanno causato guerre e conflitti», ha detto Ahmed.

(Tesfaie Gebremariam)

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