Oltre il 30% della popolazione attiva del Sudafrica ĆØ ora disoccupata, un record dal 2008. Lo ha reso noto l’Agenzia nazionale di statistica. Un aumento in gran parte attribuito agli effetti della pandemia di coronavirus. La disoccupazione ĆØ aumentata del 7,5% tra luglio – il picco dell’epidemia nel Paese più industrializzato del continente – e settembre, fino a raggiungere il 30,8%. Durante il terzo trimestre del 2020, si sono avuti effetti negativi sul mercato del lavoro sudafricano, che hanno determinato un aumento significativo di 7,5 punti di disoccupazione, raggiungendo il 30,8 %, specifica l’agenzia governativa.
Si tratta del più alto tasso di disoccupazione registrato dall’istituzione di queste statistiche nel 2008. Il numero di disoccupati registrati tra luglio e settembre ĆØ di 2,2 milioni di persone in più rispetto al periodo aprile-giugno, portando il totale a 6,5 āāmilioni di disoccupati. I giovani sono particolarmente colpiti: la disoccupazione ĆØ aumentata di 9 punti percentuali nella fascia di etĆ dai 15 ai 24 anni. Il Sudafrica ha imposto un rigoroso contenimento alla fine di marzo per limitare i contagi. Dopo il picco di luglio, con 12mila infezioni individuate al giorno grazie a una vigorosa campagna di test, queste misure sono state gradualmente revocate. A partire da mercoledƬ, il Paese ufficialmente più colpito in Africa, con più di un terzo dei casi registrati nel continente, aveva registrato più di 740.000 casi e superato i 20.000 morti. Il presidente Cyril Ramaphosa ha nuovamente messo in guardia contro la minaccia di una recrudescenza o di una seconda ondata, ricordando la necessitĆ di rispettare le istruzioni sanitarie per non compromettere la salute dei sudafricani ma anche per non far sprofondare un’economia giĆ ampiamente scossa.