Spaesati viaggiatori

di Stefania Ragusa

È successo a diversi animali / tutt’a un tratto di cambiare paese / per ragioni più o meno banali / si son persi la fine del mese. // Stanno soli, sperduti ed astrali / come sassi nell’acqua turchese / a confondersi tra i beni ed i mali / i rimpianti mischiati alle attese.

Comincia con questo breve componimento a due strofe il libro Gli Spaesati, che Mia Lecomte (fondatrice della Compagnia delle Poete) ha immaginato e realizzato con l’illustratore Andrea Rivola. Mia Lecomte, scrittrice francese e membro onorario per l’Italia dell’Associazione “Confluences poétiques”, da parecchio tempo si occupa di mixité culturale e artistica. Fino ad oggi, però, i destinatari delle sue opere sono sempre stati gli adulti. Con Gli Spaesati il registro cambia, perché la riflessione sui fenomeni migratori e sulla multiculturalità viene adattata ufficialmente a un pubblico ben più giovane. Ma in realtà la forza dei disegni (tutti animali antropomorfi), la saturazione del colore e la delicatezza dei piccoli componimenti producono una seduzione trasversale.
Non solo: lo spaesamento dei protagonisti, legato alla migrazione, può mostrarsi facilmente come uno spaesamento a tutto tondo, che colpisce anche chi, senza essersi mai mosso, ha la sensazione di trovarsi nel posto o nel corpo sbagliato.

A proposito dei protagonisti, per darvi un’idea più precisa ve ne presentiamo alcuni. C’è Beto, il pappagallo stonato partito dal Brasile che in Tibet trova la voce che va bene per lui. C’è la balena Helga, che lasciatasi l’Alaska dietro… le pinne, si reinventa nella fontana di un parco londinese. C’è la talpa Ling che, dopo avere scavato per oltre un anno, si ritrova al Polo e si muove con la grazia di una ballerina, nonostante i muscoli robusti che sembrano quelli del mozzo di una nave. C’è Ribka, la formica gigante, che si è mossa dal Burundi per scoprire il Sol Levante…
Tutti i continenti sono coinvolti. Tutti gli spaesamenti rappresentati, senza pathos ma con leggerezza. Come può piacere a un bambino e come anche un adulto può apprezzare.

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