In Mali il gruppo Wagner usava armi e mezzi militari destinati all’esercito

di claudia
Il logo del gruppo Wagner

Secondo un’indagine condotta dalla Global initiative against organized crime (Gi-Toc), quando ha operato in Mali il gruppo paramilitare russo Wagner è riuscito a mettere le mani e a fare ampio uso di armi, armamenti e mezzi militari che in origine erano destinati alle Forze armate maliane (Fama).

Wagner, che è un ente privato, al suo arrivo in Mali nel gennaio del 2022 era sprovvisto di dotazioni ed equipaggiamento per le proprie operazioni e la prima preoccupazione dei mercenari russi è stata quella di “procurarsi le armi localmente, in modo improvvisato”. Secondo Gi-Toc, le principali fonti di approvvigionamento sono state due: l’equipaggiamento Fama e le armi sequestrate sul campo di battaglia, molte delle quali erano state precedentemente rubate dai jihadisti dagli arsenali dell’esercito maliano.

È uno dei tasselli che ha causato la rottura dell’amicizia tra Wagner e Fama. Parliamo soprattutto di mezzi di trasporto, come i Vp11 cinesi, veicoli blindati armati di mitragliatrici consegnati alle autorità maliane da Pechino nel 2023, i BastionAcmat (veicoli trasporto truppe consegnati dalla Francia nel 2015 e nel 2019), e gli Iag guardian xtreme, consegnati a Bamako dagli Emirati Arabi Uniti nel 2023, finiti sul campo di battaglia sotto la bandiera dei mercenari russi, che hanno messo le mani anche sui droni turchi Bayraktar Tb2, pilotati da personale Wagner.

Secondo il rapporto, questa “riassegnazione” di equipaggiamento statale a una compagnia privata rappresenta una violazione dei certificati d’uso finale (end-user certificates) e dei principi fondamentali del Trattato sul Commercio delle Armi (Att), firmato e ratificato sia dal Mali sia da molti Paesi esportatori. Wagner ha annunciato quest’anno il suo ritiro dal Mali dopo tre anni di presenza.

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