L’Africa traccia la sua strada per una sanità più autonoma

di claudia
medici

di Céline Camoin

Adottata in Marocco la Dichiarazione di Dakhla, che punta a sistemi sanitari più forti e indipendenti. Una roadmap al 2030 rafforza prevenzione, infrastrutture e innovazione.

Il primo vertice africano sui Sistemi sanitari e la sovranità sanitaria si è concluso nei giorni scorsi in Marocco con l’adozione della Dichiarazione di Dakhla, un documento che riafferma il diritto alla salute per tutti, l’equità, la solidarietà intra-africana e la leadership del continente nella definizione delle proprie soluzioni sanitarie. Il testo delinea un’ambiziosa tabella di marcia fino al 2030. La Dichiarazione sottolinea l’urgenza di costruire un sistema continentale in grado di rispondere alle sfide attuali senza dipendere eccessivamente dalle importazioni.

Attraverso questa Dichiarazione – riferisce il giornale Yabiladi – esperti e professionisti della salute hanno sottolineato la loro lungimiranza riguardo alle vulnerabilità del continente. Per affrontare queste sfide, i partecipanti hanno proposto un programma integrato strutturato attorno a cinque pilastri. Il primo si concentra sulla salute pubblica e sull’epidemiologia, facendo della prevenzione il cardine delle politiche pubbliche. Il secondo pilastro si concentra sul miglioramento delle infrastrutture e sulla garanzia di un equo accesso all’assistenza sanitaria attraverso servizi locali e catene di approvvigionamento sicure, mentre il terzo sottolinea la necessità di ingenti investimenti nella formazione e nel mantenimento delle competenze. Il quarto pilastro propone un aumento dei finanziamenti abbinato a una governance trasparente, mentre il quinto sottolinea l’imperativo di sostenere la ricerca e sviluppo africana attraverso lo sviluppo di poli produttivi locali, inclusa l’integrazione strategica dell’intelligenza artificiale.

sanità

Le recenti crisi sanitarie globali hanno messo in luce la frammentazione dei sistemi sanitari africani, le persistenti disuguaglianze nell’accesso alle cure e una forte dipendenza esterna da farmaci, vaccini, attrezzature mediche e tecnologie avanzate. Questa dipendenza, sottolineano gli esperti, è diventata un problema critico per la sicurezza sanitaria continentale.

Le prime tappe della roadmap, nel 2026, si concentreranno sul consolidamento delle basi: rafforzamento della prevenzione, aggiornamento delle competenze dei professionisti e strutturazione delle prime piattaforme di cooperazione. Il 2027  – riporta Le petit journal marocain – deve segnare una svolta nell’accesso a farmaci e vaccini, con una maggiore integrazione delle tecnologie emergenti, in particolare l’intelligenza artificiale, negli ecosistemi sanitari. Nel 2028, l’attenzione sarà rivolta alla valutazione delle politiche e all’espansione dei partenariati pubblico-privati, essenziali per garantire un’implementazione sostenibile e coerente delle azioni.

Il 2029 sarà dedicato al rafforzamento della resilienza sanitaria, preparando i sistemi nazionali e regionali ad affrontare nuove crisi. Questo progresso dovrebbe portare, entro il 2030, all’emergere di un’Africa più autonoma e forte, pienamente in controllo delle proprie scelte sanitarie.

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