Il libro della settimana: Cattivi custodi

di claudia

a cura di Stefania Ragusa

Nel suo ultimo libro, Cattivi custodi (Add Editore, 2025, 335 pp, €22, titolo originale Ondernemers in het wild, ossia Imprenditori nella natura selvaggia) il giornalista investigativo olandese Olivier van Beemen, si focalizza su African Parks, celebre multinazionale non profit fondata nel 1999 dal filantropo miliardario Paul Fentener van Vlissingen e nel cui board si trovano pezzi da novanta come il principe Harry. African Parks è considerata un’esperienza di successo nella conservazione della natura, ma il suo modus operandi ha sollevato varie perplessità, anche per i metodi piuttosto brutali con cui i suoi rangers risolvono i contrasti con le popolazioni locali. Negli anni l’organizzazione ha infatti sottratto agli stati la piena autorità in più di venti riserve naturali africane e oggi controlla un’area paragonabile a quella della Gran Bretagna, con il sostegno dei governi occidentali, dell’Unione Europea e di miliardari filantropi.

Ma è appropriato al giorno d’oggi avere una dirigenza prevalentemente bianca e straniera a decidere come deve essere organizzato e custodito il territorio africano? E l’approccio di African Parks, militare e autoreferenziale non è controproducente? Dopo la sua premiata inchiesta sulla Heineken in Africa (che dovrebbe essere presto pubblicata anche in Nigeria), van Beemen si è messo al lavoro per provare a rispondere a questi interrogativi e fare chiarezza. Dopo oltre tre anni di ricerche, viaggi in sei paesi e nonostante varie vicissitudini (tra cui l’arresto in Benin con l’accusa di spionaggio e la successiva espulsione e le reiterate minacce di causa da parte di African Parks) Van Beemen ci consegna un libro rivelatore, documentato e scorrevole.

Il giornalista ha vinto nel 2019 il premio Tegel per la sua ricerca su Heineken in Africa. Negli ultimi anni ha tenuto lezioni, tra gli altri, a Princeton, Harvard e Sciences Po.

Cattivi custodi, di Olivier van Beemen Add Editore, 2025, 335 pp, €22

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