I Paesi dell’Africa occidentale vogliono stringere accordi con gli Stati Uniti su energia, minerali e terre rare, ma temono che l’espansione dei divieti di viaggio annunciata da Washington possa compromettere ogni intesa. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri nigeriano Yussuf Tuggar, che attualmente presiede il consiglio dei ministri degli Esteri dell’Ecowas.
Secondo Tuggar, i nuovi limiti all’immigrazione voluti dalla Casa Bianca – che potrebbero estendersi a 36 Paesi, tra cui molti dell’Africa occidentale – rischiano di diventare una barriera insormontabile. “Sarebbe davvero deplorevole se ciò accadesse, perché siamo una regione ricca di opportunità, pronta a concludere accordi”, ha detto Tuggar in un incontro con i colleghi della regione.
Il riferimento è anche alle restrizioni introdotte durante l’amministrazione Trump, che avevano colpito diversi Paesi africani. Ora, secondo il ministro, si rischia di ripetere lo stesso errore, proprio mentre l’area cerca nuovi partner economici: “Possediamo minerali essenziali e perfino terre rare, come il samario, usato in ambito militare e nei reattori nucleari”, ha spiegato.
Oltre ai minerali, Tuggar ha ricordato che l’Africa occidentale è ricca di petrolio e gas. “Siamo un’alternativa strategica ai produttori più distanti e politicamente divergenti. Vogliamo accordi per la nostra prosperità. L’unica domanda è: con chi?” ha concluso.