Etiopia | Covid-19, primi casi nei campi profughi

di AFRICA
Rifugiati

L’Etiopia ha registrato i primi casi di Covid-19 tra la sua vasta popolazione di rifugiati, suscitando il timore di una rapida diffusione del contagio in un gruppo già considerato ad alto rischio. Lo ha reso noto ieri all’agenzia di stampa Afp un funzionario della regione del Tigray, secondo cui tre persone rifugiate nel campo profughi di Adi-Harush, che conta quasi 34mila residenti fuggiti dall’Eritrea, sono risultate positive al coronavirus nel corso dell’ultima settimana.

Secondo le Nazioni Unite, all’inizio dell’anno l’Etiopia contava oltre 735mila rifugiati, di tra cui oltre 170mila eritrei. Il Paese ha registrato il primo caso di Covid-19 a metà marzo, arrivando a un bilancio di 2.506 contagiati e 35 morti. Tuttavia, più della metà di questi casi è stata registrata negli ultimi dieci giorni, obbligando il governo etiope a riconoscere il crescente rischio di diffusione dell’infezione nel Paese. Secondo il ministero della Salute di Addis Abeba, dall’inizio dell’epidemia l’Etiopia ha condotto 152.334 test al fine di fronteggiare l’emergenza.

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