Dieci cuccioli di ghepardo tenuti in cattività dalla nascita e destinati al commercio internazionale di fauna selvatica sono stati salvati nel Somaliland, regione secessionista della Somalia.
Come riportano i media locali, i piccoli, denutriti e con difficoltà motorie dopo mesi trascorsi legati, si trovano ora in condizioni stabili e vengono curati dal Cheetah Conservation Fund. La fondatrice dell’organizzazione, Laurie Marker, ha spiegato che uno dei cuccioli, di cinque mesi, era “gravemente malnutrito, con piaghe su tutto il corpo e infestato da larve di mosca carnaria sotto la pelle”. Ha aggiunto che la fase di recupero è delicata e richiede un’alimentazione graduale per evitare la sindrome da rialimentazione.
Due persone in possesso degli animali sono state arrestate durante un’operazione condotta a metà agosto nel distretto settentrionale di Sallahley. Secondo il direttore del ministero dell’Ambiente, Abdinasir Hussein Said, i cuccioli si aggiungono a un gruppo di 109 altri esemplari salvati in operazioni simili.
Il Somaliland è uno snodo centrale del traffico illegale di fauna selvatica: centinaia di ghepardi e leopardi provenienti dal Corno d’Africa vengono trasportati attraverso il Golfo di Aden verso Paesi del Golfo. Hussein ha invitato la popolazione locale a proteggere la fauna nei suoi habitat naturali, ricordando che il possesso di animali selvatici è vietato dalla legge e che la polizia effettua regolarmente operazioni contro i trafficanti.
Secondo alcuni esperti, la crescente domanda di animali esotici come animali da compagnia nei Paesi del Golfo alimenta il traffico illegale, con gravi ripercussioni sugli ecosistemi del Corno d’Africa.



