Champions africana all’Esperance Tunisi, fra le polemiche

di AFRICA

Venerdì sera l’Esperance Tunisi ha vinto la Champions League d’Africa nella finale contro il Wydad Casablanca allo stadio “Stade El Menzah” di Radès in Tunisia, ma tra le polemiche per il mancato utilizzo della Var (Assistente al Video dell’Arbitro).

Il ritorno della finale della CAF Champions League africana, il più importante trofeo calcistico continentale per club, passerà alla storia per altro. L’ambito titolo è stato assegnato a tavolino perché il Wydad Casablanca ha lasciato il campo per protesta.

Dopo il vantaggio siglato da Belaili al 42′, il pareggio di El Karti al 60′ è stato annullato dall’arbitro per fuorigioco. I marocchini hanno richiesto la verifica con la Var, ignari però che la tecnologia non funziona.

Furiosi e già scottati dal match di andata segnato anch’esso dalle polemiche (terminato 1-1), i giocatori del Wydad hanno deciso quindi di abbandonare il terreno di gioco. A nulla sono valse le successive discussioni tra i funzionari della Caf, la Confederazione africana, i membri degli staff e delle due squadre.

Dopo un’ora e mezza di interruzione, l’arbitro gambiano Bakary Gassama è tornato al centro del campo e ha fischiato la fine della partita. A quel punto è iniziata la festa per il club tunisino.

Nella notte la Caf ha annunciato che il presidente ha deciso di convocare “un comitato esecutivo di emergenza il 4 giugno per discutere delle questioni normative da riservare a questo incontro”. “Quello che è successo oggi nella partita tra Esperance e Al-Wadad avrà un impatto negativo sulla reputazione del calcio africano. L’Africa vive ancora in un mondo isolato dal pianeta”, ha twittato Essam El-Hadary, leggendario portiere della squadra egiziana.

Per l’Esperance Tunisi è la quarta Champions della storia dopo quelle conquistate nel ’94, nel 2011 (in finale proprio contro il Wydad) e nel 2018. Il club tunisino diventa anche la prima squadra ad alzare la coppa per due volte senza perdere nemmeno una partita, impresa bissata in questa edizione dopo la cavalcata del ’94.
Dal canto loro i marocchini del Wydad rischiano ora l’esclusione dalle coppe per i prossimi due anni.

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