Angola, il fascino magnetico del Namib

di claudia

di Marco Trovato

La provincia del Namibe, nel sud dell’Angola, è un territorio di spazi infiniti immersi nel silenzio, il posto giusto per scoprire il piacere di perdersi e di ritrovarsi. Spiagge deserte, dune di sabbia che si tuffano nell’oceano, villaggi solitari abitati da popolazioni che conservano usi e costumi millenari. Il viaggio richiede tempo, pazienza, denaro: per il visto d’ingresso, per il volo interno dalla capitale Luanda al capoluogo Moçâmedes, per gli spostamenti e il pernottamento nella regione. Hotel e lodge si contano sulle dita di una mano, il noleggio di un fuoristrada è indispensabile, l’ingaggio di una guida locale fortemente raccomandato.

Il deserto del Namib è di una bellezza sconvolgente: la distesa interminabile di sabbie roventi lambisce la gelida corrente oceanica del Benguela, le cui acque pescosissime e burrascose disseminano la costa di relitti di navi e di ossa di balene, delfini e foche. Seguendo il corso delle maree, un autista esperto può guidare sulla stretta battigia, tra un’onda e l’altra, occupata da una miriade di uccelli marini, fino a raggiungere la stupenda e incontaminata Baia dos Tigres, un’isola fuori dal tempo e dall’immaginazione.

Il paesaggio è tutelato dal Parco Nazionale dello Iona, il più grande dell’Angola, che dopo decenni di incuria e di bracconaggio è stato affidato dal governo alla gestione della ong African Parks. Antilopi, gazzelle e orici sono tornati a ripopolare le steppe dominate dalle acacie e dalla rarissima Welwitchia mirabilis, una sorta di “fossile vegetale vivente” che sopravvive in zone aride grazie all’umidità proveniente dall’Atlantico e assorbita attraverso le foglie. Entro il prossimo anno arriveranno giraffe, elefanti e rinoceronti.

Nel frattempo c’è da visitare un luogo misconosciuto e dal fascino magnetico: As Colinas do Curoca. È un maestoso canyon di arenaria rossa, considerato sacro dalla popolazione locale, che al tramonto sembra prendere fuoco. Montare la tenda tra le sue gole imponenti e trascorrere la notte sotto un cielo tempestato di stelle è un’esperienza indimenticabile. Al risveglio la luce dell’alba è riflessa dai torrioni di roccia modellati dal vento… Si rimane stregati dalla bellezza di questa cattedrale naturale, incapaci di aprire bocca per paura di spezzare l’incantesimo.

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