Una Ong del Ghana ha intentato una causa contro la deportazione dei migranti dagli Stati Uniti

di claudia
Ghana

Secondo il quotidiano online ghanese Cnr, l’organizzazione locale per i diritti umani Democracy hub ha intentato una causa contro il governo del Paese per aver accettato l’espulsione di persone migranti dagli Stati uniti.

Gli interessi dei migranti sono rappresentati da Oliver Barker-Wormavor, direttore del Democracy hub, secondo il quale l’accordo tra Accra e Washington è incostituzionale perché mai discusso e approvato dal Parlamento del Ghana e viola le convenzioni internazionali sui diritti umani circa l’espulsione di persone verso paesi in cui subiscono persecuzioni. Il 13 ottobre, è arrivato in Ghana l’ultimo gruppo di 14 migranti espulsi dagli Usa. In totale da quando Ghana e Usa si sono accordati su questa politica le persone deportate nel Paese africano sono state 42.

Le deportazioni, attuate nell’ambito della strategia del presidente degli Stati uniti Donald Trump di inviare migranti in “paesi terzi”, mirano ad accelerare la loro espulsione e a fare pressione sugli immigrati considerati irregolari. A settembre, il presidente ghanese John Dramani Mahama annunciato che Accra aveva accolto 14 migranti dell’Africa occidentale espulsi dagli Stati Uniti e il ministro degli Esteri ha successivamente annunciato che il Paese prevedeva di accoglierne altri 40. Secondo il governo ghanese, la decisione di accoglierli è motivata da considerazioni umanitarie e non è correlata al sostegno alle politiche del presidente statunitense. Sempre a settembre, le autorità ghanesi hanno consegnato al Togo sei migranti espulsi dagli Stati uniti.

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