04/07/13 – Camerun – A sorpresa convocate elezioni per fine settembre

di AFRICA

Tra la “sorpresa generale” il presidente Paul Biya ha convocato elezioni legislative e municipali per il 30 settembre: lo ha riferito il quotidiano locale ‘Journal du Cameroun’, precisando che il capo di Stato, al potere da 30 anni, ha firmato un decreto. Sulla data della prossima scadenza non c’è stato invece alcun annuncio formale da parte del ministero dell’Amministrazione territoriale né da Elections Cameroon (Elecam), l’organismo elettorale.

Lo scorso 27 giugno Biya aveva prorogato di tre mesi il mandato di deputati e sindaci. In realtà il doppio appuntamento con le urne è atteso da tempo visto che i mandati di parlamentari ed eletti locali è scaduto un anno fa. A questo punto i partiti politici hanno solo due settimane per presentare le proprie candidature ad Elecam, incaricato dell’organizzazione del voto.

A poche ore dall’annuncio esponenti politici ma anche media ed osservatori denunciano un processo non consensuale e temono brogli a favore del partito presidenziale, il Raggruppamento democratico del popolo camerunese (Rdpc), che mantiene saldamente il controllo delle principali istituzioni. All’opposizione alcune forze potrebbero stringere alleanze per conquistare più seggi in parlamento, tra cui l’Unione delle popolazioni africane (Upa), il Movimento cittadino (Moci) e il Movimento africano per la nuova indipendenza e la democrazia (Manidem). I candidati dovranno pagare una cauzione di un milione di franchi cfa per le legislative e di 100.000 franchi cfa per le municipali. In tutto ci sono 180 seggi parlamentari e 360 Comuni da assegnare. Secondo Elecam, che ha già concluso la registrazione sulle liste elettorali, ci sono più di 5,8 milioni di aventi diritto, pari all’80% dei camerunesi maggiorenni.

Nei mesi scorsi il dibattito politico in Camerun si è focalizzato sull’elezione di un Senato, il primo nella storia del paese, nel quale siedono maggioritari i senatori dell’Rdpc. Il presidente del Senato è Marcel Niat Njifenji, ingegnere originario della Regione occidentale e membro del partito di Biya, oggi seconda carica dello Stato e possibile delfino dell’ottantenne presidente. – Misna

 

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