Zimbabwe, l’intelligenza artificiale entra nei campi agricoli

di claudia
campi agricoli, agricoltura, AI

di Valentina Giulia Milani

Nel sud-est dello Zimbabwe, l’intelligenza artificiale arriva nei campi: app, consulenze digitali e piattaforme online rilanciano l’agricoltura rurale. La FAO guida il cambiamento per sostenere milioni di persone.

Dalle colline del distretto di Bikita, nel sud-est dello Zimbabwe, arriva un segnale di cambiamento: l’intelligenza artificiale entra nei campi agricoli. Tra app mobili, consulenze digitali e piattaforme per il commercio online, la Fao ha inaugurato un nuovo capitolo per l’agricoltura rurale del Paese, puntando sull’innovazione per rilanciare un settore da cui dipende la sopravvivenza di milioni di persone.

Nel fine settimana, il distretto ha infatti ospitato una fiera digitale organizzata nell’ambito del progetto Fostering Digital Villages, promosso dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao). L’iniziativa mira a rafforzare la produttività agricola, migliorare l’accesso al mercato e favorire uno sviluppo rurale inclusivo, con un focus specifico su giovani e donne.

“La digitalizzazione dei servizi di consulenza agricola può aumentare la produttività, ampliare le opportunità di mercato e accelerare la trasformazione inclusiva delle aree rurali”, ha dichiarato Patrice Talla, coordinatore subregionale della Fao per l’Africa australe e rappresentante in Zimbabwe. “Il progetto sostiene in particolare piccoli agricoltori, rivenditori agricoli e trasformatori, con un focus specifico su giovani e donne”, ha aggiunto, riferisce l’agenzia di stampa Apa.

Durante la fiera sono state presentate piattaforme mobili per la commercializzazione dei prodotti, applicazioni di consulenza automatizzata e strumenti digitali per l’estensione dei servizi agricoli, tutti progettati per rispondere ai bisogni dei piccoli produttori. Le autorità locali hanno elogiato l’iniziativa, sottolineando l’importanza dell’innovazione per rafforzare la resilienza delle comunità rurali. “L’innovazione nei contesti rurali cresce quando le comunità interagiscono con la tecnologia digitale”, ha affermato Bernard Hadzirambwi, coordinatore dello sviluppo distrettuale di Bikita.

La Fao sta attualmente realizzando hub digitali nei distretti di Bikita e Mhondoro-Ngezi, dotati di accesso gratuito a internet, computer e materiali per la formazione alla cittadinanza digitale. L’organizzazione ha annunciato inoltre l’intenzione di integrare le fiere digitali nei programmi annuali delle mostre agricole distrettuali e locali, per promuovere l’adozione diffusa delle tecnologie anche nelle comunità più svantaggiate.

Il settore agricolo in Zimbabwe rappresenta circa il 17% del Prodotto interno lordo (PIL) e dà lavoro a oltre il 60% della popolazione attiva, secondo i dati del Ministero dell’Agricoltura. Dopo anni di crisi e siccità, il Paese ha registrato una ripresa parziale nella stagione agricola 2023-2024, con una produzione di mais stimata a 2,3 milioni di tonnellate, secondo il Second Round Crop and Livestock Assessment Report. Tuttavia, persistono ampie disparità tra regioni, soprattutto nelle aree più esposte agli effetti climatici.

La promozione di soluzioni digitali si inserisce in un contesto caratterizzato da scarsa meccanizzazione e accesso limitato ai servizi agricoli di base. Secondo la Fao, migliorare la connettività e la capacità digitale degli agricoltori è cruciale per affrontare le sfide strutturali del comparto, inclusi i cambiamenti climatici, la volatilità dei prezzi e l’accesso limitato al credito e alle informazioni di mercato. In questo scenario, l’integrazione dell’intelligenza artificiale nei servizi di estensione rappresenta una delle leve strategiche per favorire la resilienza del settore agricolo e la sicurezza alimentare.

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