Gibuti presenterà a dicembre la candidatura per l’iscrizione del “matrimonio tradizionale afar – corteo nuziale” nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco. Lo ha annunciato il ministero della Cultura, precisando che l’esame del dossier è previsto dall’8 al 13 dicembre 2025 a New Delhi, in occasione della 20ª sessione del Comitato del patrimonio immateriale.
L’elemento, registrato con il numero 02283, rientra in una candidatura multinazionale sostenuta da sette Paesi: Gibuti, Comore, Eau, Iraq, Giordania, Mauritania e Somalia. Secondo la nota di presentazione consultata dall’Agenzia djiboutiana d’informazione (Adi), il dossier mette in evidenza “un patrimonio condiviso, trasmesso di generazione in generazione”.
Al centro della pratica culturale figura il corteo nuziale, momento chiave delle celebrazioni matrimoniali. La processione riunisce la famiglia allargata, le vicine, gli artigiani e i musicisti attorno a una serie di rituali che comprendono la preparazione della sposa, l’applicazione dell’henné, i canti, le percussioni e le danze che accompagnano l’avanzare del corteo.
Se il Comitato approverà la decisione 20.COM 7.b.15, il corteo nuziale diventerà il terzo elemento di Gibuti inserito nella Lista rappresentativa del patrimonio immateriale. Una possibile iscrizione che, secondo le autorità culturali, rafforzerebbe la visibilità della cultura della regione del Corno d’Africa e stimolerebbe programmi di tutela e trasmissione delle tradizioni.


