Una donna è stata portata in tribunale presso la Corte dell’Alta Shari’a di Kano, Stato nel nord della Nigeria, con l’accusa di aver sposato due uomini e di avere quindi due mariti. La donna, il cui nome sarebbe Harira Muhammad Tudun Murtala, e il suo primo marito, Sagiru Shuaibu Murtala, sono sposati da sei mesi, ma vivono separati. Il marito, rientrato a casa, avrebbe scoperto un altro uomo che dormiva nel letto matrimoniale e avrebbe avvisato i vicini della situazione. Inizialmente la donna ha negato di essere sposata con il primo marito ma, una volta che le è stato imposto il giuramento sul Corano, la donna ha cambiato versione, ammettendo di essere sposata con due uomini. Il secondo marito, Bello Abdullahi Yankaba, ha dichiarato alla Corte che il matrimonio con Harira Muhammad Tudun Murtala era stato contratto dallo zio di lei, un certo Abdullahi Umar, dietro pagamento di una dote di 100.000 naira (54 euro circa).
Il giudice della Corte dell’Alta Shari’a di Kano, Khadi Munzali Tanko Soron-Dinki, ha disposto ulteriori indagini da parte della polizia e ha ordinato che la donna e il secondo marito vengano rinchiusi in custodia cautelare fino al 16 maggio, quando è prevista un’altra udienza.
A differenza di quanto accade nella maggior parte dei Paesi islamici, nel nord della Nigeria una donna può presentare richiesta di divorzio, dove tra l’altro esiste ancora la consuetudine del cosiddetto “matrimonio del viandante”, per cui è possibile sposarsi per un periodo di tempo prefissato, seguito da un accordo comune di divorzio. Tale consuetudine è legata alle esigenze del cosiddetto “fatauci”, il commercio su lunga distanza, e affonda le radici proprio nel tradizionale nomadismo che contraddistingueva i mercanti originari del nord della Nigeria, ma è totalmente in disaccordo con le disposizioni dell’Islam sunnita, che prevale nel nord della Nigeria. Tuttavia, la poligamia non è ammessa per le donne e soltanto gli uomini possono sposare più mogli.
