Sudan, al via la campagna di vaccinazione contro il colera a Khartoum

di claudia
colera

È partita ieri a Khartoum, in Sudan, una massiccia campagna di vaccinazione contro il colera che punta a raggiungere 2,6 milioni di residenti. Lo hanno annunciato le autorità sanitarie dello Stato di Khartoum in un comunicato, precisando che l’iniziativa durerà dieci giorni e coprirà dodici unità amministrative nelle aree di Omdurman, Umbada, Karari, Jabal Awliya e East Nile.

Secondo la nota, la diffusione dell’epidemia sarebbe in calo e il tasso di mortalità da complicazioni legate alla malattia sarebbe ormai azzerato. Il direttore generale dei servizi sanitari di Khartoum, Fath al-Rahman Mohamed al-Amin, ha definito l’avvio della campagna “il colpo finale all’epidemia”.

L’emergenza, tuttavia, resta grave. Il 27 maggio le autorità avevano segnalato 2.729 nuovi casi e 172 decessi in una sola settimana, con il 90% delle infezioni concentrato nello Stato di Khartoum. Nei giorni successivi, sono arrivate oltre 2,9 milioni di dosi di vaccino, consentendo l’avvio del piano straordinario di immunizzazione.

Secondo Medici Senza Frontiere, la diffusione del colera è stata aggravata dal collasso dei servizi di base. L’interruzione prolungata di acqua ed elettricità ha costretto la popolazione a ricorrere a fonti idriche non sicure, facilitando la propagazione del batterio.

Sul piano della sicurezza, la situazione resta allarmante. Omdurman, uno dei principali centri interessati dalla campagna, è stata colpita da un attacco con droni il 15 maggio: le Forze di supporto rapido (Rsf), milizia paramilitare coinvolta nel conflitto contro l’esercito regolare sudanese, hanno colpito tre centrali elettriche, provocando un blackout durato circa dieci giorni.

Il Sudan è stretto nella morsa di una guerra devastante tra l’esercito e le Rsf dal 15 aprile 2023. Secondo le stime internazionali, il conflitto ha causato decine di migliaia di morti e ha costretto milioni di persone alla fuga, generando una delle più gravi crisi umanitarie al mondo. 

Condividi

Altre letture correlate: