Rd Congo: terribili scontri nel Sud Kivu, uccisi anche alunni nelle scuole

di claudia

Bambini falciati in mezzo a un’aula, famiglie in fuga sotto il fuoco nemico, villaggi ridotti al silenzio: questo è il quadro drammatico dipinto dal movimento “Sursaut Patriotique” (Impeto Patriottico) in seguito ai sanguinosi scontri, nel fine settimana scorso, tra i miliziani nazionalisti Wazalendo e i ribelli filo ruandesi M23-Afc nel territorio di Walungu, nel Sud Kivu.

Sursaut Patriotique ha allertato i media congolesi ieri. “Diversi studenti hanno perso la vita, alcuni nelle loro scuole, altri cercando di fuggire dai combattimenti”, lamenta John Ilunga, un attivista coinvolto nel movimento. Descrive una “tragedia silenziosa” segnata da considerevoli perdite umane e sofferenze indicibili. Il movimento afferma che la violenza armata ha anche causato la morte di numerosi civili e ingenti danni materiali.

Tra le infrastrutture colpite, l’ospedale di Kanyola è stato parzialmente distrutto dopo essere stato colpito da un incendio sabato scorso, aggravando una situazione umanitaria già critica. Migliaia di sfollati, abbandonati a sé stessi, senza riparo, acqua pulita o cibo. “La vita è sospesa in diverse località. L’accesso all’istruzione, all’assistenza sanitaria e persino alla terra è compromesso”, si preoccupa Sursaut Patriotique, che avverte di un peggioramento della malnutrizione e della carestia in questa regione montuosa già vulnerabile.

Le aree più colpite dai combattimenti sono Ikoma, Izeke, Kanyola, Walungu-Centro, Mulamba, Nzidira, Nyangezi, così come il capo tribù Kaziba. 

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