Oltre 120 bambini sarebbero stati rapiti dall’inizio del 2025 nella provincia settentrionale di Cabo Delgado da un gruppo armato affiliato allo Stato islamico (Isis). Lo denuncia Human Rights Watch (Hrw), che in una nota cita testimonianze di organizzazioni della società civile attive sul territorio.
Secondo Hrw, il gruppo jihadista noto localmente come al-Shabab – da non confondere con l’omonima formazione somala – ha intensificato il reclutamento forzato di minori, utilizzati per lavori pesanti, matrimoni forzati, trasporto di beni saccheggiati e ruoli di combattimento.
Abudo Gafuro, direttore esecutivo dell’ong mozambicana Kwendeleya, ha riferito all’organizzazione internazionale che “negli ultimi giorni sono stati rapiti 120 bambini o più”. Tra gli episodi documentati, l’attacco al villaggio di Mumu, nel distretto di Mocímboa da Praia, dove a gennaio sono stati sequestrati quattro ragazze e tre ragazzi. Due di loro sono stati successivamente rilasciati, ma cinque risultano ancora dispersi.
In un altro episodio, avvenuto a marzo a Chibau, sei bambini sono stati costretti a trasportare refurtiva; quattro di loro sono stati liberati il giorno seguente. A maggio, altri sequestri sono avvenuti nei villaggi di Ntotwe e Magaia, dove sono stati rapiti complessivamente nove minori.
“La recrudescenza dei rapimenti di bambini a Cabo Delgado aggrava ulteriormente gli orrori del conflitto in Mozambico”, ha dichiarato Ashwanee Budoo-Scholtz, vicedirettrice per l’Africa di Hrw. “Al-Shabab deve immediatamente rilasciare tutti i minori sequestrati e cessare ogni forma di coinvolgimento dei bambini nel conflitto”.
I rapimenti si inseriscono in una campagna di violenze che dal 2017 ha causato oltre 4.000 morti e sfollato più di un milione di persone nella provincia ricca di gas. Alcuni bambini sono stati rilasciati, ma molti risultano ancora dispersi e, secondo Hrw, chi riesce a tornare spesso affronta stigma sociale e non ha accesso a programmi di reinserimento.
“La mancanza di una strategia nazionale per assistere i minori liberati rappresenta una grave lacuna”, ha dichiarato Benilde Nhalivilo del Forum della società civile per i diritti dell’infanzia.
Human Rights Watch ha infine sollecitato il governo mozambicano a intensificare gli sforzi per prevenire nuovi rapimenti, perseguire i responsabili e garantire supporto medico e psicologico alle vittime.